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Si cobas Sanità: sulle posizioni organizzative

la sanità è malata

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POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Le Posizioni Organizzative (P.O.) vengono costituite con il CCNL del 1998/2001 che ne definisce scopo e caratteristiche negli art. 20 e 21 e si configurano come l’attribuzione di incarico e non come un passaggio di carriera. La relativa indennità di funzione che gli viene attribuita (da 3000 € a 9000 € annui ) viene definita nell’art. 36 e viene pagata con soldi del fondo definito nell’art. 39 ( lo stesso fondo da cui si attinge anche per il finanziamento delle fasce).

Quindi più P.O. ci sono e/o più vengono remunerate meno soldi rimangono per l’attribuzione delle fasce.
Nei su citati articoli contrattuali si stabilisce anche che le aziende istituiscono le P.O. sulla base delle esigenze di servizio e che per il conferimento di una P.O. deve essere richiesto un alto grado di specializzazione rispetto ai compiti affidati. La contrattazione nazionale prevede anche che le aziende devono stabilire prima i criteri generali con cui conferire le P.O. e con cui verranno, annualmente, valutate (CCNL 2000/2001 art.11) ed all’art. 6 c. 1 stabilisce che le P.O. vengano definite con la concertazione(ovvero CGIL,CISL,UIL ).

 

Allora, in base a quanto detto vien da chiedersi :

 

1. Se oggi ci troviamo difronte ad una continua riduzione del personale, ad una continua riduzione dei posti letto, come è possibile che ci troviamo anche di fronte ad un sempre crescente numero di Posizioni Organizzative ?
2. Se vengono nutrite con i soldi del comparto a scopo premiante per aver raggiunto gli obiettivi aziendali perché l’incentivo non è distribuito a tutto il comparto che gli obiettivi ha reso raggiungibili con il proprio lavoro ?
3. Se la P.O. NON è una progressione di carriera, ma solo l’attribuzione di un incarico che dovrebbe andare a verifica tutti gli anni, perché viene sempre riconfermata e una volta attribuita non viene più tolta ?
4. E perché le OO.SS. concertative non si preoccupano di mettere a verifica “quell’alta valenza strategica rispetto agli obiettivi aziendali” richiesta dal CCNL visto che vengono premiati con i soldi del comparto ?
5. E perché le amministrazioni non mettono in intranet gli obiettivi che vogliono raggiungere e il curriculum dei soggetti a cui viene affidata la P.O. per dimostrare quell’ ” alto grado di specializzazione rispetto ai compiti affidati ” che il CCNL richiede ?

 

Chiediamo la riduzione delle P.O. come numero e come indennità (non più di 4800 € annui, pari a 400 € al mese), comunque sufficienti a gratificarne il servizio sicuramente non paragonabile a quello che offrono gli infermieri di P.S., di Medicina o Rianimazione … che quei soldi in più in busta paga non vedranno mai,
e senza dimenticarsi del recupero delle fasce non retribuite a troppi lavoratori.

 

Autorganizzati, passa al SI COBAS

 

quando la scienza è al servizio del profitto = «errore umano»
Al Pertini, per risparmiare sul personale e sulle procedure di controllo,ossia per trarre il massimo di profitto dai 2.000 euro ad “intervento”, le madri non sono più madri, ed i padri solo estranei od estraniati.

E grazie al sottoprodotto del profitto, la corruzione,sarà sempre in agguato il
commercio di embrioni ed uteri nonostante tutto sempre utile …
a far cassa e/o battere la concorrenza straniera