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COMUNICATO SINDACALE COBAS IKEA PIACENZA: Liste di proscrizione, minacce di licenziamenti e contratto nazionale non rispettato Pronti alla LOTTA!

Ikea-28-29-dicembre-2012

 

Ikea-28-29-dicembre-2012

La costante azione antisindacale svolta dalle cooperative, SAN MARTINO e SIGMA, che hanno in appalto la movimentazione delle merci presso il deposito IKEA torna ad esprimersi con liste di proscrizione e minacce di licenziamenti con la copertura del colosso multinazionale del mobile low cost.
Parlano di “tutela dei loro soci” ma quello che gli sta a cuore è il comando indiscusso nei magazzini ed i profitti che si mettono in tasca applicando contratti che non rispettano, con relativi furti retributivi al seguito.
Questi patron del falso mutalismo all’italiana, non accettano il fatto che la loro idea di socio sottomesso, ricattato e sottopagato noi la combattiamo.

 

Mentre parlano di “azioni e comportamenti non più tollerabili” sono i primi a tenere comportamenti apertamente antisindacali tesi a dividere i lavoratori per minarne l’agibilità e a violare “”qualsiasi dettame contrattuale oltre che di norme e leggi di riferimento”. Se la finanza e gli ispettori indagassero adeguatamente sulle retribuzioni ed il trattamento riservato ai soci-lavoratori di queste aziende, collocati nei vari appalti, appurare la verità sarebbe semplicissimo. Ma non andando così le cose, con grande fatica, spetta a noi conquistarci ogni millimetro di giustizia.

 

La San Martino nel suo comunicato cerca di ridurre a minoranza quello che è un malessere diffuso. Un tentativo che dimostrerà di avere le gambe corte nei prossimi giorni. Al Sig. Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna, vice presidente e consigliere delegato della cooperativa San Martino e vice presidente e Amministratore delegato della società Piacentina, non è andata giù che i lavoratori operanti in Ikea si siano rifiutati di fare con lui assemblee divise per reparto quando la loro esplicita richiesta, ossia dei soci che vuole tutelare, era quella di farne una unica per avere chiarimenti sulla valanga di disciplinari che il sig. Maffi è dedito fare dalla sua poltrona di direttore e delle promesse mancate promesse fatte in fase di cambio appalto. Non è andata giù neanche vedere che i lavoratori difendono i propri delegati, non lasciandosi intimorire.

 

Il comunicato della San Martino riduce la questione ad una banalità. La provocazione di oggi, con liste di proscrizione all’ingresso dei cancelli in stile caporalato, ha aperto le ostilità ricevendo l’immediata risposta dei lavoratori (non di una minoranza), alla quale segue ora la formale apertura dello stato di agitazione e sciopero a tempo indefinito dell’Organizzazione Sindacale SI.COBAS.

 

Siamo certi, visto che pensiamo che questa provocazione sia stata adeguatamente orchestrata, che Ikea e Cooperative agiranno con tutto il supporto delle istituzioni e delle forze di polizia. Torneremo a vedere pullman scortati dalla polizia per far entrare lavoratori provenienti anche da altri appalti, cariche, denuncie e magari qualche arresto.

 

Il SI.COBAS, di sicuro, mobiliterà tutto quello che può mettere in campo in questa battaglia allargando la lotta e la solidarietà attiva a lavoratori del Deposito IKEA.
Il movimento autorganizzato dei lavoratori in questi anni si è esteso e rafforzato e siamo pronti ad una campagna di lotta, solidarietà e boicottaggio sul piano nazionale.

 

Questo nuovo tentativo di licenziamento di massa per fare fuori il SI.COBAS dal magazzino IKEA riceverà la dovuta risposta. Assumeremo, di certo, “una posizione seria e responsabile”, come auspicato dalla San Martino, siamo pronti alla lotta!

 

Sindacato Intercategoriale Cobas
Coordinamento provinciale – Piacenza