Siamo giunti alla seconda settimana di sciopero davanti ai cancelli della Dielle
L’azienda ormai sta correndo ai ripari tramite misure lavorative di emergenza, dirottando cioè il lavoro verso aziende esterne ieri intanto si è svolta una trattativa in prefettura che ha messo l’azienda ulteriormente alle strette, dato che anche la rappresentanza locale del governo, ha sostenuto la necessità di trovare un accordo che parta dall’aumento della paga base e demandi ad un prossimo futuro la discussione sui presunti esuberi lamentati dalla Dielle (che in realtà ha affermato che provvederà a licenziare 25 operai non graditi per il loro comportamento anti-aziendale e pretendendo che la questione facesse parte della trattativa)
Lo sciopero ovviamente continua e la stessa CUB, il sindacato (di base) che aveva sottoscritto l’accordo messo in discussione dallo sciopero, è stata costretta a cambiare posizione e, allo stesso tempo, ha scaricare i suoi ultimi iscritti che stanno adottando una linea crumira
Giovedì prossimo nuovo passaggio (risolutivo?) in prefettura per definire i termini dell’accordo a partire dalla posizione, ormai inavovibile, degli operai in sciopero, che rivendicano un aumento salariale transitorio (fino a dicembre 2014) di 1,25€ all’ora
Contemporaneamente il presidio permanente si pone l’obiettivo di estendere la battaglia nel quartiere proletario “satellite” di Pioltello dove la maggioranza di loro risiede e che fu già teatro di diverse mobilitazioni “ai tempi” della lotta in Esselunga
I cerchi della storia si ricongiungono grazie alla lotta di classe e diventano stimolo concreto per proseguire ed estendere l’iniziativa dal basso
Domenica 1 giugno, ore 18, assemblea generale del presidio permanente