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Vertenza Mr Job Appalto Yoox: Comunicato sulla Conferenza stampa di oggi 30/06/2014

mrjobinterporto bologna

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Si è tenuta oggi presso la sede del Coordinamento Provinciale di Bologna del S. I. COBAS la conferenza stampa sulla vertenza delle lavoratrici Mr. Job Società Cooperativa operanti in appalto presso Yoox nei magazzini CD1 e 4.2 dell’Interpoto di Bologna. Alla conferenza stampa ha presenziato come auditore l’avvocato della cooperativa.

 

L’avvocato delle lavoratrici Marina Prosperi ha relazionato in merito ai 17 esposti denuncia presentati alle autorità competenti allo scopo di diffidare la cooperativa e ripristinare all’interno del luogo di lavoro delle condizioni di legalità. Gli episodi denunciati riguardano casi di molestie, rimproveri, mortificazioni, denigrazione alla religione delle lavoratrici che si perpetuano da anni e violenze psicologie perpetrate nei confronti delle lavoratrici minacciate di licenziamento o sospese dal lavoro per giorni senza reddito, comprese lavoratrici in gravidanza alle quali non erano garantite le condizioni di legge sulla maternità.

 

Si denunciano condizioni del luogo di lavoro non consoni al rispetto e alla dignità dei lavoratori con la presenza di bagni promiscui e ambienti non conformi alla legge e ulteriori reiterate attività che

sconfinano in inadempienze contrattuali dove si necessità di verificare le responsabilità.

 

Il sistema descritto non poteva essere sconosciuto ai dirigenti di cooperativa e committente. Denunciamo le molestie sessuali subite dalle lavoratrici e il clima ti terrore instaurato con il quale era possibile determinare un controllo aziendale funzionale al maggior sfruttamento della forza lavoro. Prima delle denunce e dello sciopero le stesse condizioni salariali e l’organizzazione del lavoro erano scandalose.

 

Le lavoratrici raccontano del funzionamento dei sistemi punitivi della Cooperativa. I ritardi di un singolo lavoratore venivano puniti non concedendo le pausa a un intero reparto. Se il target di produttività non veniva raggiunto le rappresaglie consistevano nel non concedere la pausa pranzo o nei casi peggiori in sospensioni, spostamenti in altri cantieri (anche fuori provincia) o costrizione a firmare le dimissioni.

 

Come scandalosa è stata la presa di posizione di Cgil, Cisl e Uil che dopo gli scioperi sono usciti con un volantino dicendo di aver fatto un accordo di secondo livello grazie alle loro capacità persuasive mentre per anni erano a conoscenza della situazione e permesso tutto: come confermato dalle lavoratrici, negli anni precedenti le lavoratrici che si sono recate a richiedere aiuto in uno dei sindacati confederali stranamente venivano subito o sospesi o licenziati.

 

Per noi è anche fondamentale ottenere il riconoscimento della nostra organizzazione all’interno del magazzino perché la rappresentatività di un organizzazione sindacale si misura in base al consenso che effettivamente si ha dei lavoratori, indipendentemente dal fatto che sia firmatario di CCNL. Il S.I. Cobas è il Sindacato maggiormente rappresentativo all’interno del magazzino.

 

Ora, dagli incontri informali con la direzione della cooperativa, ci è stato detto che solleveranno i due responsabili che principalmente sono la causa di tutto questo e riorganizzeranno il magazzino con orari e lavoro non discriminatori, se questo non avverrà apriremo di nuovo lo stato di agitazione.

 

S.i. Cobas Coordinamento provinciale di Bologna?