L’USB, dall’alto delle sue due poltrone al CNEL, sembra voglia insegnarci come si conducono le lotte dei lavoratori nel settore della logistica. Lo fa anche con pessimo stile, esistono modi molto più eleganti, attaccando direttamente i dirigenti del nostro sindacato.
Sull’Sda, contando come il due di briscola, l’USB ha firmato tre giorni dopo il nostro accordo (mettendosi d’accordo con il padrone facendo retrodatare la data della firma) facendolo passare come farina del proprio sacco (ricordiamo che loro mentre noi scioperavamo 8 ore perche’ si riapplicasse l’accordo di secondo livello entravano come crumiri a lavorare in accordo con la cooperativa).
Per quanto ne dica, un accordo pressoché identico facendo per giunta un favore al padrone peggiorandolo in un punto: i tempi determinati cessati al 31 luglio scorso e riconfermati che decideranno di lasciare il tfr in azienda avranno la priorità nell’essere prorogati o trasformati a tempo indeterminato. Coloro i quali, invece, avendone la necessità ne chiedono la liquidazione ne verrebbero penalizzati. Non c’è limite al peggio, ma come noto in tempi di campagna di reclutamento (ricordiamo ancora che i suoi primi iscritti sono quelli che si sono associati ai capetti da noi espulsi tre mesi fa) tutto è possibile: se l’appalto terminerà al 31 gennaio (e tutti i tempi determinati hanno un contratto scadente al massimo il 31 gennaio) e SDA deciderà di affidarsi ad una nuova società cosa penserà di dire l’USB ai lavoratori che han regalato il tfr all’attuale cooperativa e non saranno assunti?
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S.I. Cobas Bologna