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L’ora delle grandi decisioni ?#?OPERAITITAN?

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Maledetti soldi. Sì, avete capito bene, operai e impiegati della Titan: maledetti i soldi con cui i padroni ci comprano. E’ per i soldi che avete passato i vostri migliori anni in fabbrica. Nel vostro stabilimento ci avete lasciato tutti il tempo e il sudore. Alcuni il sangue. Altri la salute. Per i soldi.

 

Quelli che servivano per mangiare, pagare il mutuo e far campare la famiglia o anche togliersi qualche sfizio al prezzo di grandi sacrifici. Ben pochi, il giusto per vivere e non pensare troppo.
Ieri, con il vostro sangue e sudore la Titan ha fatto una montagna di soldi. Oggi che la crisi morde guadagna meno. Così ha deciso di trasferirsi dove altri schiavi salariati pagati pochi spiccioli prenderanno il posto vostro.

 

Il piano padronale di smantellare lo stabilimento di Valsamoggia e poi di Finale va avanti almeno dal 2010. A quel tempo l’azienda chiese 100 licenziamenti a Valsamoggia e, nonostante la vostra dura opposizione iniziale, li ottenne. Su base volontaria portò 100 dei vostri colleghi alla resa. Consegnarono la lotta in cambio, ancora, di soldi: qualche decina di migliaia di euro a testa. Niente in confronto a quelli che vi ha estorto in questi anni. Niente! Con tale elemosina come si pensa di poter far campare la famiglia e se stessi senza più un lavoro? Ora il copione rischia di ripetersi, in una situazione ancora peggiore.
Da tre settimane l’azienda ha comunicato di voler licenziare 75 dipendenti a Valsamoggia e pochi giorni fa ha parlato di altri 90 esuberi a Finale.
Sta volta i padroni della Titan sono stati chiari. Se ne vanno! Non hanno nessun piano industriale. Vogliono solo smantellare.

 

All’inizio della vertenza nello stabilimento di Valsamoggia vi siete opposti compatti. Dichiarata l’assemblea permanente, avete rallentato la produzione e controllato che nulla uscisse dai cancelli. Avete vigilato giorno e notte, anche nel week-end.
Poco più di una settimana fa il vostro falso amico di sempre ha gettato la maschera. La dirigenza Fiom nazionale, regionale e provinciale che dice di supportarvi, è dall’inizio che vi sta guidando verso la sconfitta. Come? Chiedendovi insieme alle istituzioni e alla maggioranza dell’RSU di accettare l’elemosina del padrone. La mobilità volontaria in cambio di pochi soldi in più, che non basteranno per il futuro né qui, né da un’altra parte.

 

La crisi è mondiale. Dove c’è il lavoro, spesso c’è più sfruttamento. I soldi, questi quattro spicci che vi hanno promesso, per intenderci, rischiano di dividervi. E non risolveranno i problemi di nessuno.

 

La Titan è in fuga e ha fretta di comprare la vostra pace. Già è riuscita a farvi allentare il blocco merci e qualcuno di voi sta già smettendo di lavorare piano, com’era stato deciso, nell’illusione che ritornando produttivi significhi avere qualche spicciolo in più o la garanzia di lavorare.
Attenti: in questi giorni non c’è spazio per l’illusione! Non c’è tempo per commettere altre ingenuità!
Non lasciatevi ingannare operai come i 56 addetti del reparto freni che l’azienda non vuole cacciare da subito. La Titan deve ancora organizzarsi del tutto altrove, per poi licenziarli quando saranno gli unici superstiti di Valsamoggia.

 

Anzi! E’ proprio il reparto freni che deve fermarsi per iniziare un vero braccio di ferro con l’azienda e le istituzioni. In attesa che il fronte operaio e proletario si allarghi sul territorio. Sarete il punto di riferimento per le migliaia di operai e proletari nelle vostre condizioni. C’è già chi è pronto a sostenervi.
Lasciate da parte le illusioni individuali, i vecchi e i nuovi rancori e le divisioni che esistono in tutti i luoghi di lavoro.

 

Sarete il simbolo della classe operaia che alza la testa. Se inizierete a costituirvi in comitato di lotta e allontanerete i falsi amici che voglion guidarvi alla resa.
Coinvolgete anche i vostri fratelli di Finale a lottare con voi, con l’esempio e il contatto diretto. Non fatevi dividere dall’elemosina e dagli insignificanti vantaggi personali che il nemico sta promettendo ad ognuno di voi!

 

Voi oggi sareste solo donne e uomini che si sono fatti spremere come limoni per poi esser gettati via.
La Titan ha fatto la sua scelta, a breve e a lungo termine: dividervi e scaricarvi. Altri operai e proletari in Italia e nel mondo stanno resistendo ai padroni in fuga e alla brutalità delle loro istituzioni. La crisi a volte apre gli occhi.
Ora sta a voi scegliere! Guardare solo al vostro immediato presente o pensare al vostro futuro e a quello dei vostri figli, della vostra classe.

 

La classe operaia in tutto il mondo regge un sistema marcio e viene sempre più umiliata. E’ l’ora delle grandi decisioni.
Siamo donne e uomini o limoni?