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CON I PADRONI IN FUGA NON SI TRATTA. NO ALL’ACCORDO INDIPENDENTEMENTE DALLE VOTAZIONI ?#?OPERAITITAN?

Se un’azienda comunica, dopo anni di sfruttamento, di volersi sbarazzare dei suoi operai e dei suoi impiegati, immediatamente, i dipendenti la considerano per quello che è: il nemico, il padrone che prima ti spreme e poi ti abbandona.
Lavoratori Titan!
E’ quello che è successo a voi quando la dirigenza Titan ha scoperto le sue carte e ha detto a chiare lettere di volere smantellare lo stabilimento di Valsamoggia. Facendo intendere che subito dopo toccherà a quello di Finale.

 

Accanto a voi però avete avuto fin dall’inizio di questa vicenda un falso amico. La dirigenza territoriale (in linea con quella regionale e provinciale) della Fiom. Questi signori ormai specializzati nel liquidare gli operai, hanno prima finto di volervi condurre alla battaglia contro l’azienda in fuga. Poi, appena ottenuta la fiducia dell’RSU hanno iniziato a prendervi in giro. Vi hanno confuso, hanno fatto dirottare l’RSU sul binario morto della trattativa continua. Fino a chiedervi sfacciatamente di ingoiare l’amaro boccone senza lottare.
Ora la Fiom e i dirigenti Titan sono sulla stessa linea. Vi chiedono per l’ennesima volta di mollare, di rassegnarvi. Ciò significa, per alcuni, prendere i soldi delle buone uscite e andare via subito; per altri significa tornare a lavorare finché non finiscono gli ordinativi per poi finire tutti in mezzo ad un strada. Intanto quelli che dovrebbero andare a Finale sarebbero invece destinati a scannarsi con i colleghi di là, per qualche mese di lavoro in più… dal momento che l’azienda chiede altri 90 esuberi anche a Finale.
Il motivo per cui l’azienda ha fretta di chiudere, darvi l’elemosina e sbarazzarsi di voi, è chiaro. Ha fretta di andare a produrre dove gli schiavi salariati costano meno.
Operai Titan! Lottate!!!

 

Bisogna tra l’altro aggiungere che tre settimane di produzione rallentata e di blocco merci più o meno intransigente le hanno comunque recato danno. La dirigenza Titan ha quindi anche l’esigenza di mettervi subito zitti e buoni. La Fiom semplicemente la asseconda. Infatti la dirigenza Fiom ha un altro motivo per chiudere in fretta la vertenza Titan. Si può dire che è altrettanto motivata. Supera l’azienda nel terrorizzarvi, chiedendovi di accettare i soldi e abbandonare la lotta. Vi conosce. Sa che è riuscita a convincere quasi tutta la vostra RSU. Perché teme che le cose vadano per le lunghe? Perché si affretta a chiudere una lotta appena iniziata? Perché sa perfettamente che tanti suoi iscritti stanno con la minoranza dell’RSU che fa capo al SI-COBAS. I dirigenti FIOM sanno che siete pronti a lottare senza di loro e che in passato lo avete già fatto.

 

Se avevano qualche illusione in merito, l’assemblea operaia “come dio comanda”, di lunedì 10 ottobre glielo ha ricordato. Siete intervenuti massicciamente, avete fatto capire che non è così semplice confondervi e comprarvi. Impauriti dalla vostra determinazione non hanno voluto mettere l’accordo ai voti. Poi, dopo altri 2 giorni di chiacchiere ininterrotte con l’RSU e l’azienda, la dirigenza FIOM comunica di volervi fare votare a scrutinio segreto.
Non si decidono le sorti della lotta col cappio al collo! Lo scrutinio segreto è solo un altro modo per dividervi. Serve a lasciarvi soli nella scelta. Significa agevolare i trattamenti individuali (di favore) da parte dell’azienda e di chi la sta sostenendo in questa sporca operazione, significa favorire gli sforzi della Titan tesi a comprare la vostra resa.

 

Insieme e correttamente informati siete stati in grado di riconoscere la vostra forza. Da soli siete ripiombati nella paura. Non importa il risultato di questo ricatto “democratico”!
Tutte le decisioni sulla lotta in assemblea! No all’individualismo democratico!
Qualunque sia l’esito di questa sporca consultazione chi vuole battersi deve continuare a farlo. Chi si è fatto comprare dovrà adeguarsi. Delle regole democratiche sbandierate a suo uso e consumo dalla Fiom, dovete sbattervene. Dovete pure dubitare dello spoglio dei voti.

 

Se poi risulterà anche da questa votazione che avete detto NO all’accordo, la dirigenza Fiom dovrà levarsi di torno e la vostra RSU, quasi al completo, pure. Se risulterà il contrario, chi ha capito deve lottare lo stesso!
L’assemblea operaia dovrà essere l’unico ambito decisionale, i più coscienti di voi devono prendere in mano la lotta, costituirsi in gruppo e dirigerla.
Creeremo insieme un fronte di classe per supportare, replicare ed estendere la vostra lotta. Ricordatevi che non siete soli.
Se resisterete diventerete il punto di riferimento per i proletari e gli operai della zona che sono nelle vostre condizioni.

 

Oggi, mercoledì 12 Novembre gli operai AST a Orte hanno bloccato l’autostrada A1 in tutte le direzioni. Sono pronti a combattere per il proprio posto di lavoro e la garanzia del salario, a tutti i costi. Si stanno organizzando. Sanno che è tempo di farlo. Siatene coscienti anche voi.

Contriubuto da Fb: Alza la testa! .