Ci sono una serie di comunicazioni che stiamo ricevendo dai dipendenti dell’azienda Salvini che ci portano a fare queste valutazioni da porre all’attenzione di tutti.
La prima, quella più clamorosa, viene dalle “lamentele” dei lavoratori e lavoratrici trasferiti nel nuovo ospedale e ammassati come sardine da inscatolare.
Più clamorosa perché da un ospedale nuovo ci si aspetta spazi adeguati e si immagina che i progettisti abbiano previsto tutto secondo le regole, visto che è nuovo.
Invece no. Luci artificiali che cadono direttamente su chi lavora, postazioni del computer alla luce diretta anziché laterale, spazi ristretti e bagni insufficienti per uomini e donne, solo per dirne alcune, alla faccia del rispetto della legge 81/08 sulla sicurezza e stress lavoro-correlato.
La seconda, la chiusura del centro trasfusionale di Rho, ha creato fra tecnici e i infermieri una de-qualificazione che ha portato a vivere il lavoro come un supplizio, ed ha aumentato la loro rabbia-non solo di fronte all’arroganza dei responsabili che gongolano nel vedere la paura nei loro occhi- ma anche per la flessibilità a girare nei vari presidi che non permette di organizzare (soprattutto chi è in maggiore difficoltà familiare) una propria vita sociale.
Citiamo solo questi due casi più eclatanti ma in generale ci sono tanti piccoli episodi che diventano grandi (carenza di personale, limitazioni, spostamenti non gestiti ma imposti, offese) che ci portano a dire: che la direzione aziendale – in tutte le sue diramazioni – crea lo stress ai lavoratori anziché diminuirlo e diminuire il rischio da stress lavoro-correlato come prevede il decreto 81/08.
Altro che clima organizzativo, corsi e convegni solo per guadagnare in immagine.
Non a caso come rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza oltre a non rispondere alle richieste di comunicare i criteri con i quali hanno valutato lo stress lavoro-correlato non inviano neanche il verbale dell’art. 35 dell’81/08.
Il decreto 81 prevede che L’RLS dev’essere consultato e informato. Ma per l’azienda informare e consultare l’RLS è inviare via mail il materiale.
Questa è la visione che ha l’azienda della sicurezza e non è, per noi, una bella visione.
Per quanto ci riguarda chiediamo ai dipendenti di continuare a raccontarci quello che vivono giornalmente sul posto di lavoro in modo da permetterci di organizzare una prossima protesta.
5—2-15
DELEGATI SI COBAS – AZIENDA OSPEDALIERA SALVINI.
Azienda Ospedaliera G. Salvini – Garbagnate Milanese
e-mail : sicobas.salvini@gmail.com