Logistica

Uniti si vince: in sostegno ai lavoratori dell’interporto di Nola

uniti si vince

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Nell’intero gruppo Fiat, ma più in generale in ogni luogo di lavoro, ci troviamo di fronte a una situazione di palese illegalità e di totale calpestamento di ogni più elementare diritto operaio.

Una situazione, che in Fiat, ha raggiunto il culmine nelle ultime settimane con l’elezione-farsa delle nuove RSA, laddove decine di operai hanno denunciato le pratiche di voto di scambio messe in atto da sindacalisti corrotti di FIM-UILM-FISMIC-UGL.

 

Il comitato di Lotta cassaintegrati e licenziati Fiat è intervenuto nell’ ultima assemblea della Fiom sottolineando il proprio appoggio alle battaglie degli operai iscritti, invitandoli a superare frammentazioni oramai datate e ad unirsi in un unico fronte di lotta contro Marchionne, Renzi e i sindacati collusi, ma nello stesso tempo ha attaccato pubblicamente il segretario Landini per la sua condotta rinunciataria e tesa a distogliere i lavoratori dall’unica vera arma a disposizione nella lotta contro la Fiat: lo sciopero.

 

Proporre, come fa Landini, di accettare persino il sabato lavorativo per poi devolvere una parte del salario da esso ricavato per sostenere i cassintegrati e i licenziati significa, nella sostanza arrendersi ed avallare il Piano Marchionne. Tutto questo mentre iniziano le prime assunzioni con il contratto a tutele crescenti, figlio del Jobs Act grazie al quale la precarietà è stata disciplinata da una legge, che più di ogni altra, ci dimostra come chi governa faccia gli interessi di pochi padroni a sfavore dei milioni di lavoratori.

 

Mentre la crisi avanza c’è chi usa ancora metodi che per alcuni sono vecchi e superati ma per noi rappresentano l’unica arma per far male al padrone.Per capire se lo sciopero sia o no uno strumento superato basta recarsi ai cancelli dei magazzini della logistica per rendersi conto come i facchini si organizzano e vincono contro il padrone. Proprio da questa esempio bisogna provare a costruire le condizioni affinché la lotta di classe in questo paese riprenda forza e centralità, mettendo in discussione l’intero sistema che non ha più niente da dare al progresso dell’umanità. Da questi piccoli focolai diamo vita ad un incendio che bruci il capitalismo.

 

Per questo venerdì mattina saremo a sostegno dei lavoratori del l’interporto di Nola, denunciando in particolare, come la dislocazione Fiat li presente non è altro che un reparto dove gli operai vengono confinati.

 

Appuntamento Venerdì 6 Marzo alle 11:30 fuori la Villa Comunale di Pomigliano, all’esterno del Bar La Villa

 

Comitato di lotta cassaintegrati e licenziati Fiat