In questi giorni di caldo afoso, negli uffici delle questure casertana la macchina repressiva non si ferma.
Lo scorso fine settimana è stato infatti notificato un invito a comparire con un probabile proseguo delle indagini a carico di una compagna del Laboratorio Politico Iskra, “accusata” di aver solidarizzato con lo sciopero dello scorso 16 ottobre organizzato dal S.I. Cobas fuori i cancelli della TNT di Teverola.
Si tratta dell’ennesimo atto intimidatorio che mira a colpire chi solidarizza con i lavoratori che rialzano la testa, che vogliono riconquistare ciò che gli è stato sottratto in anni di sfruttamento.
È la chiara volontà di evitare, con atti repressivi, che si creino collegamenti e reti di solidarietà intorno a chi non svende i diritti del lavoratori ma ha condotto e conduce lotte reali e vincenti nei principali magazzini della logistica.
Si colpisce chi porta la solidarietà per colpire i lavoratori! La repressione non fermerà la nostre lotte!
La nostra piena solidarietà va a chi si è speso al fianco delle lotte operaie!
Si COBAS – CASERTA E NAPOLI