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LE BALLE DEI MEDIA E DEL GOVERNO SULL’OCCUPAZIONE.

no jobact

Il governo non vede l’ora che arrivi la fine del mese per poter visionare i dati statistici diramati da parte dell’Inps o dall’Istat, per poter propagandare mediaticamente che l’occupazione aumenta con la riforma del jobs act, se essi sono positivi.
Nei giorni scorsi l’osservatorio sul precariato dell’INPS ha diffuso i dati gennaio –settembre 2015 sui contratti stipulati nel settore privato- restando fuori domestici e agricoli- ha rilevato che i contratti a tempo indeterminato sono stati 1.330.964(+34% rispetto al 2014).

 

Mentre le trasformazioni dei rapporti a termine in contratti a tempo indeterminato sono stati 371.152(+18% sul 2014). Se però ai contratti attivati si sottraggono quelli cessati si vede in modo chiaro che i rapporti a tempo indeterminato sono stati solo 98.241, mentre sui grandi media campeggiavano scritte milionarie sull’occupazione sostenute, ovviamente, dal governo per rivendicare che l’occupazione cresce grazie alle riforme. Siccome le balle sono grandi, come si vede dalla lettura dei dati , chiediamo al governo di indagare su quei 371.000 contratti attivati, quanti erano già assunti in precedenza, ma sono stati “stabilizzati” dalle aziende e cooperative solo per prendersi gli 8.000 euro di bonus.
Probabilmente se si farebbe una ricerca, a partire dalle denunce fatte dal si cobas, anche all’ispettorato del lavoro e all’inps, ci accorgeremmo che i contratti stabili in questi nove mesi sarebbero ancora meno di quei 98.241 risultanti.

 

Nel frattempo l’INPS ha dichiarato che dilagano i voucer da 10 euro,(80 milioni venduti fino a settembre 2015) ufficialmente per lavori occasionali, ma in realtà usati in sostituzione di lavoro stabile, anche questa misura la dice lunga sulle vere intenzioni del governo nel creare lavoro stabile. In realtà Con questi strumenti vuole precarizzare tutto il mondo del lavoro rendendo legale ogni forma di precariato. Lo dimostrano i dati sui giovani da 15-29 anni che nè lavorano né studiano. Dal 2008 al 2014 sono passati da 1.850.000 a 2.400.000. Una generazione senza futuro questo è quello che sono riusciti a fare tutti i governi che si sono succeduti, di destra e di sinistra.

 

Se poi Renzi, interverrà per fissare il salario minimo,(che di per se potrebbe sembrare favorire chi lavora ma così non è) questo chiuderà il cerchio per tutto il mondo del lavoro salariato, perché tutti i padroni cercheranno di portare le paghe orarie, o comunque dove non troveranno opposizione lo faranno d’ambleu, a quel livello minimo fissato dal governo rendendo ancora più schiavi i lavoratori se essi non si opporranno.

 

La crisi del sistema è irreversibile. L’occupazione non si crea con gli incentivi regalati dal governo ma solo se i capitalisti investono e non ci pare che sia questa la fase.
Ai lavoratori, ai giovani, ai disoccupati, se non vogliono soccombere del tutto, non resta che lottare per difendere le proprie condizioni salariali e organizzarsi con tutti gli altri sfruttati a cui è negato un futuro dignitoso.

 

Un esempio c’è l’hanno: la lotta dei lavoratori della logistica.

 

15-11- 15

 

Si cobas rho.