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FOGGIA, VENERDI’ 4 DICEMBRE: A FIANCO DEI BRACCIANTI RIPRENDIAMOCI DIRITTI E DIGNITA’.

Il SI Cobas nazionale appoggia la manifestazione di venerdì 4 dicembre indetta dalla Rete “Campagne in lotta” per protestare contro le finte promesse delle istituzioni locali e contro la situazione oramai intollerabile di sfruttamento in cui vivono migliaia di braccianti stagionali nella piana della Capitanata.

 

LAVORO STABILE E A SALARIO PIENO!

Non si può più permettere ai padroni e ai padroncini della filiera del pomodoro di sfruttare come schiavi i braccianti con salari miseri di 3 euro l’ora.

DIRITTO ALLA CASA PER TUTTI!

Non è più tollerabile che migliaia di persone vivano in ghetti fatiscenti senza luce, acqua e gas. Le istituzioni devono garantire un tetto sicuro e decente a chi viene viene in Italia per lavorare.

DIRITTO AL TRASPORTO PUBBLICO VERSO LE CAMPAGNE!

Padroni, istituzioni, associazioni e sindacati asserviti (CGIL-CISL-UIL) parlano in maniera ipocrita di voler superare il caporalato, ma poi si rifiutano di concedere ai lavoratori persino un mezzo di trasporto pubblico per raggiungere i luoghi di lavoro. Così facendo favoriscono e alimentano i caporali che usano i loro autobus privati come strumento di ricatto e di controllo nei confronti dei braccianti.

PERMESSO DI SOGGIORNO PER TUTTI!

Chi viene in Italia per guadagnarsi da vivere fuggendo dalle guerre e dalla fame non può essere trattato come un limone da spremere e poi buttare via come e quando conviene ai padroni. Il permesso di soggiorno ancorato alla durata del lavoro stagionale come previsto dalle leggi razziste Turco-Napolitano e Bossi-Fini è un ricatto per gli immigrati perchè produce precarietà estrema e li costringe alla clandestinità, ma è un danno anche per i lavoratori italiani perchè permette ai padroni di disporre a proprio piacimento della manodopera extracomunitaria e quindi di abbassare i livelli salariali di tutti al di sotto della soglia di povertà.

Occorre lottare uniti e autorganizzati per questi obiettivi sviluppando campagne e mobilitazioni a livello nazionale ed europeo.
La battaglia condotta in questi anni da migliaia di lavoratori immigrati nella logistica dimostra che se si è uniti è possibile vincere.

S.I. COBAS