Logistica

È SCIOPERO ANCHE IN CAPOZI AUTOTRASPORTI!

Dopo una lunga fase di inutili contatti del S.I Cobas con la dirigenza aziendale di Capozi Autotrasporti srl nel tentativo di venire incontro alle richieste avanzate dai lavoratori, alle 3.00 di stamane è scattato inevitabile il primo e storico sciopero che ha cominciato a creare grossi problemi, con forti ritardi nei carichi e nelle consegne.
Attorno alle 7.30, dopo i primi segnali di apertura da parte aziendale, è stato deciso di togliere il blocco. È stato portato a casa un primo importante risultato, che è quello di aver evitato l’assurdo e pretestuoso trasferimento di un lavoratore dalla sede Capozi di Firenze a quella di Milano per il solo fatto di essersi iscritto al SI Cobas; inoltre l’azienda si è decisa, finalmente, a voler incontrare l’8 gennaio p.v. il sindacato, per cominciare a discutere i vari punti posti a capo della vertenza.

 

Teniamo a ricordare che molte sono le criticità negli atteggiamenti aziendali che da anni vanno contro leggi, regolamentazioni e contratti, il tutto con forti ripercussioni sulla vita degli autisti.

Pur se inquadrati al livello 3S, diversi punti del CCNL continuano a venire disattesi e violati, provocando forti ammanchi nelle paghe mensili a fronte di settimane e settimane che prevedono giornate lavorative di 14/15 ore di impegno. Nella logica del massimo profitto aziendale, si prova addirittura ad istigare il personale ad oltraggiare il codice della strada, con i rischi annessi e connessi che si possono immaginare.

Ovvio che il SI Cobas e i nostri iscritti vengano visti come il demonio dal datore di lavoro; così non è per chi si iscrive invece ai soliti sindacati aziendalisti(cgil, cisl, uil). In maniera spudoratamente vessatoria, sono molte le contestazioni subite pretestuosamente dai nostri iscritti, nel tentativo di farli desistere dall’appartenenza al SI Cobas e quindi far sparire l’unico, vero sindacato.

La decisione dei lavoratori e del S.I. Cobas di sospendere il blocco, è sicuramente da intendersi come un ramoscello di ulivo, nell’auspicio di arrivare all’8 gennaio ad un accordo complessivo sulle varie questioni, non più procrastinabili, che abbiamo sollevato. Ci giungono intanto notizie di tentativi aziendali di pressioni e minacce sui nostri iscritti subito dopo lo sciopero: ovvio che se questo atteggiamento dovesse persistere, prima dell’appuntamento dell’8 si potrebbe ipotizzare un nuovo intervento sindacale.

Lavoratore!!

UNITI SI VINCE, DIVISI E FRAMMENTATI SI PERDE!

Milano, 28 dicembre 2015 

S.i. Cobas