Ennesimo scandalo della corruzione nella sanità lombarda. Non se ne può più! Ventuno arrestati, fra i quali Fazio Rizzi padre della nuova riforma della sanità in Lombardia partita dal primo gennaio 2016, nonché presidente della commissione sanità lombarda, nonché pezzo grosso della lega nord amico stretto di Maroni e Salvini stando alle cronache giornalistiche.
Proprio la nuova riforma (di Rizzi) apre la strada alla privatizzazione sfrenata della sanità Lombarda mettendo il privato in condizioni di far soldi sulla salute dei cittadini e dei lavoratori, senza aver risparmiato un euro perché pur avendo ridotto le aziende ospedaliere (oggi ASST) e le asl (oggi AST) i direttori non sono diminuiti ma aumentati facendo rientrare dalla finestra del direttore sociale ciò che è uscito dalla porta della riduzione delle asl. Infatti i dirigenti sono oggi 4 e non più tre come in precedenza.
Nel 1997 Formigoni faceva sfoggio della sua riforma(parificando pubblico e privato) dicendo che le ASL andavano scorporate dagli ospedali perché solo così si avrebbe avuto il controllo contro la corruzione. 20 anni dopo tornano indietro, cioè gli ospedali tornano con le ASL cambiandogli il nome in Agenzia sanitaria territoriale (AST e ASST) adducendo gli stessi motivi: controllo sulla corruzione.
Peccato che l’agenzia “indipendente” che doveva controllare non è mai partita, ma anche quando sarà funzionante non crediamo che possa arginare la corruzione visto i giochini finanziari con cui si organizzano i vari politici di turno.
“Vuoi un milioncino? Te lo mando a Montecarlo. Poi vai a prendertelo” Questo dicono le cronache giornalistiche sulle intercettazioni riferite al consigliere e al suo braccio destro entrambi leghisti. L’intreccio fra economia e politica è sempre molto stretto. La corruzione è la figlia legittima di questo sistema economico.
Tocca a noi lavoratori mettere fine a tutto questo, il lamento non basta, dobbiamo iniziare a difenderci i nostri stipendi fermi da anni, sono anni che ci stanno facendo pagar la loro crisi perdendo diritti e dignità!
A noi lavoratori nessuno ci offre “un milioncino” da andare a prendere a Montecarlo, PER QUESTO POSSIAMO E DOBBIAMO contare solo sulle nostre forze! Riprendiamo la strada delle lotte, come stanno facendo i lavoratori della logistica, per rivendicare un contratto nazionale.