Cobas

[INPS]L’INPS umilia i disabili! Perché?!

Con il messaggio HERMES 4889/2016 la direzione centrale, nel comunicare l’applicazione di una disposizione legislativa mirata a tutelare i diritti dei disabili in attesa della visita di revisione per la conferma dei requisiti previsti dalla L. 104/92, approfitta dell’occasione per reintrodurre l’obbligo ai propri dipendenti, non previsto da alcuna disposizione legislativa, di presentare ogni anno una dichiarazione di responsabilità in cui il disabile conferma la permanenza di tali requisiti, anche nel caso in cui gli siano stati riconosciuti in modo definitivo.
Ma l’Istituto non si limita a richiedere al disabile di dichiarare dei dati di cui è già in possesso e che potrebbe facilmente consultare in via telematica, gli chiede anche di dichiarare che necessita delle agevolazioni di cui alla L. 104/92 per esigenze legate alla propria situazione di disabilità (giudizio di carattere medico che è stato già accertato dalla relativa Commissione) e di sottoscrivere che è “consapevole che la possibilità di fruire delle agevolazioni comporta un onere per l’amministrazione e un impegno di spesa pubblica che lo Stato e la collettività sopportano per l’effettiva tutela dei disabili”.

In parole povere viene fatto pesare al disabile, a una persona cioè che già si trova in una situazione svantaggiata e di grave difficoltà, che è un onere e un peso per la collettività.Se questo non è razzismo, sicuramente ci si avvicina molto e lascia l’amaro in bocca che simili disposizioni siano state emanate dai vertici di un Istituto che in nome dello Stato dovrebbe tutelare i diritti e la dignità dei più deboli.

Ma lo Stato Italiano ha tra le priorità la tutela dei cittadini ed in particolare dei lavoratori? A voi la risposta!Chiediamo, non solo l’immediato ritiro del messaggio in questione ma delle scuse pubbliche da parte dei vertici dell’Istituto ai colleghi disabili e ai loro familiari che già si trovano ad affrontare situazioni difficili in un contesto di tagli allo stato sociale e di spese di assistenza e sanitarie che sempre più gravano sulla famiglia.Un conto sono i controlli sulla permanenza dei requisiti previsti dalla L. 104/92, un conto è umiliare chi già si trova in una situazione di grave difficoltà.

A chi ha redatto quel modulo ricordiamo che gli sprechi in Italia sono altri, sono quelli delle grandi opere a quanto pare in odore di inutilità e corruzione, delle indennità e vitalizi riconosciuti ai parlamentari, degli stipendi faraonici di manager pubblici e privati che, a differenza dei semplici impiegati, difficilmente pagano quando sbagliano.

16/1/2017                                                                                                                          
S.I. COBAS P.I. INPS

Si allega nota SI Cobas con oggetto “Richiesta ritiro messaggio hermes n. 4889/2016.” e relativa documentazione.


S.I. Cobas – Sindacato Intercategoriale Cobas – Lavoratori Autorganizzati

S.I. Cobas Pubblico Impiego INPS


Sede nazionale 
e legale: Via Bernardo Celentano 5 – c.a.p. 20132 Milano
tel.0236753481 – fax0236753416

sito web: www.sicobas.org 
e-mail: coordinamento@sicobas.org 

Richiesta ritiro messaggio Hermes n. 4889/2016

Al Presidente
Prof. Tito Boeri
ufficiosegreteria.presidenza@postacert.inps.gov.it

Al Direttore generale
Dott.ssa Gabriella Di Michele
ufficiosegreteria.direttoregenerale@postacert.inps.gov.it

Al Direttore centrale Risorse Umane
Dott. Sergio Saltalamacchia
dc.risorseumane@postacert.inps.gov.it

Alla Commissione pari opportunità

e p.c.
Al Dirigente l’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott. Domenico D’Iorio

OGGETTO: Richiesta ritiro messaggio hermes n. 4889/2016.

Con il messaggio hermes n.4889/2016 l’Istituto nel regolamentare -in base alle disposizioni legislative previste dall’art. 25, c. 6 bis, L. 114/2014- i diritti dei titolari dei permessi di cui alla L. 104/92 nelle more  dell’effettuazione delle visite di revisione, introduce un obbligo, che non risulta previsto da alcuna disposizione legislativa, di dichiarare annualmente la sussistenza dei requisiti previsti dalla normativa vigente  in materia.
Si segnala che la relativa documentazione (già presentata dal disabile o da chi lo assiste al momento della prima richiesta) è già in possesso dell’INPS ed è facilmente consultabile anche in via telematica dall’Istituto.
Si precisa che risulta illegittimo oltre che gravemente lesivo della dignità di una persona disabile obbligare la stessa a sottoscrivere la seguente dichiarazione “è consapevole che la possibilità di fruire delle agevolazioni  comporta un onere per l’amministrazione e un impegno di spesa pubblica che lo Stato e la collettività sopportano per l’effettiva tutela dei disabili” in quanto induce la persona disabile a considerarsi soltanto un “peso” per la società civile piuttosto che una risorsa.
Si chiede, pertanto, non solo l’immediato ritiro del messaggio in questione nella parte in cui introduce oneri e vessazioni per il disabile non espressamente previsti dalla normativa di riferimento vigente, ma anche delle  scuse pubbliche da parte della Direzione Centrale Risorse Umane che non ha mostrato la dovuta sensibilità verso persone che si trovano già ad affrontare enormi disagi (oltre a costi economici non indifferenti in  seguito ai progressivi tagli ai servizi ed allo stato sociale in generale) proprio in conseguenza della propria disabilità.
Si rammenta che l’Istituto e i suoi dirigenti rappresentano lo Stato e come tali dovrebbero favorire politiche di tutela dei diritti e della dignità dei più deboli, di inclusione delle categorie svantaggiate e non di  emarginazione. Si ribadisce, infine, che chiedere ad una persona disabile di sottoscrivere una dichiarazione come quella  sopra specificata è palesemente irragionevole oltre che discriminate e lesivo di diritti legittimamente  riconosciuti come quello di fruire di agevolazioni che sono soltanto una risposta parziale alle problematiche collegate alla condizione di disabilità.
Milano,13 gennaio 2017
S.I. COBAS Pubblico Impiego