Precisiamo come S.I. Cobas che quanto asserito dal senatore Esposito, sia in commissione trasporti, che in data odierna, risulta assolutamente falso e tendenzioso, nonchè riassunto in termini sommari e imprecisi rispetto alle specifiche della vertenza.
Ribadiamo infatti, come già emerso con chiarezza dai fatti e come ribadiremo in sede giudiziaria, che l’azienda SDA ha messo in atto una pericolosa e strumentale serrata a Milano, così come negli Hub di Roma e Bologna. In tali hub è stato possibile avviare un percorso di ripresa dei volumi e di rientro della forza-lavoro, obiettivo da noi siglato nel verbale di accordo in Prefettura a Bologna.
Al contrario a Milano non è possibile dopo 3 incontri, a causa di incoerenti e inopportune posizioni espresse da SDA in sede Prefettizia, raggiungere un risultato in tal senso.
Ad oggi, nella fattispecie i verbali a noi proposti nella giornata di ieri attraverso Fedit non rispecchiavano le garanzie che risultavano ormai assimilate, ovvero le condizioni normative e contrattuali dei lavoratori che devono transitare presso il nuovo fornitore.
Appare ulteriormente singolare il fatto che, in occasione dell’incontro presso la Prefettura di Milano di lunedì 4 ottobre 2017, il rappresentante di SDA dott. Guido Di Donato abbia sottolineato che “per arrivare ad un accordo è necessario che tutti i lavoratori e quindi tutte le sigle sindacali presenti nel sito, accettino la rotazione del personale”.
Inoltre, va evidenziato che anche a livello legale il solo S.I. Cobas non possa richiedere l’attivazione del fondo integrativo salariale, senza la partecipazione in questo processo di tutte le sigle sindacali presenti nel magazzino.
Pertanto abbiamo informato la Prefettura di tali incongruenze e siamo in attesa di una reale soluzione positiva per i lavoratori.
SINDACATO INTERCATEGORIALE COBAS, 11 OTTOBRE 2017