Metalmeccanici

[FIAT-FCA]: Alla nuova offensiva antioperaia rispondiamo con la lotta!

In gran parte degli stabilimenti FCA gli operai troveranno sotto l’albero di Natale l’annuncio di un 2018 drammatico: a Cassino 532 interinali sono stati buttati fuori con un semplice avviso via sms; a Pomigliano a partire da luglio 2018 si interromperà la produzione della nuova Panda, e con l’esaurimento degli ammortizzatori sociali previsti dal governo i 3200 tuttora con contratto di solidarietà sono di fatto a rischio licenziamento; a Melfi si riduce la produzione dei SUV, si avvicina lo stop della Punto e di conseguenza riprende la Cassa Integrazione; a Nola, nel reparto-confino che per anni spacciato dai padroni come “fiore all’occhiello della logistica”, si annunciano per la metà del prossimo anno ben 140 esuberi, cioè il 50% della forza lavoro dell’impianto!

In questo quadro devastante,FIM, UILM e UGL non trovano di meglio che lagnarsi per l’assenza di un “piano industriale” e dichiararsi “preoccupati” per il futuro, ancora una volta svelando il proprio ruolo di zerbini dei padroni e la propria totale rinuncia a qualsivoglia tipo di battaglia sindacale. Gli stessi vertici FIOM, dopo aver riconquistato la legittimazione dell’azienda ai tavoli di trattativa, non trova nulla di meglio che organizzare convegni di sabato mattina, affollati di burocrazia e ceto politico-sindacale ma disertati dagli operai.

Che in FCA si annuciasse un futuro prossimo di lacrime e sangue per gli operai, noi del SI Cobas lo sosteniamo da tempo, in particolare quando alla fine di giugno siamo stati a manifestare fuori ai cancelli di Cassino: i fatti, purtroppo, ci hanno dato ancora una volta ragione. Ma la ragione da sola non sposta di un millimetro i rapporti di forza, se non è accompagnata dalla forza della mobilitazione e della lotta operaia.Per questo come SI Cobas, a fronte della grave situazione in atto in tutto il gruppo FCA, a partire da gennaio lanceremo, assieme ai nostri compagni di Pomigliano, una serie di iniziative di lotta in tutti gli stabilimenti.Facciamo appello a tutti gli operai combattivi e ai nuclei del sindacalismo di base presenti in FCA affinchè ai primi di gennaio si tenga un incontro nazionale che porti in tempi brevi all’indizione di uno sciopero che sia, nella chiarezza dei contenuti e della piattaforma rivendicativa, il più ampio e unitario possibile.Per quanto ci riguarda, intendiamo portare ai metalmeccanici il contributo e l’esempio dei lavoratori della logistica, che in questi anni hanno dimostrato come sia possibile battere i padroni anche in una delle categorie caratterizzate dai livelli più intollerabili di sfruttamento.

SI Cobas nazionale