Cobas

[MODENA] Giù le mani da Aldo Milani, la lotta di classe non si processa!


Stamane, a Modena, grande partecipazione allo sciopero e al picchetto di solidarietà ad Aldo Milani – coordinatore nazionale del S.I. COBAS – organizzati in occasione dell’udienza del processo sul “caso-Levoni”.

Un processo tutto politico, una montatura giudiziaria ordita da questura e procura per contrastare l’estensione delle lotte operaie nella nostra provincia e in tutta Italia.

Ai piani alti si sono accorti che manganelli, gas, denunce e licenziamenti non sono sufficienti a fermare la determinazione dei lavoratori.

Crescono infatti i picchetti, gli scioperi e la formazione di nuovi Comitati di Base si allarga a macchia d’olio.

Le lotte dei facchini sono state di esempio per migliaia di lavoratori in altri settori: oggi la bandiera rossa del S.I. Cobas sventola non solo davanti ai magazzini della logistica, ma anche davanti ai macelli, alle fabbriche metalmeccaniche, nelle industrie ceramiche.

La strategia del fango contro Aldo, accusato di “estorcere” il denaro dovuto dall’azienda ai lavoratori, é un’aggressione non soltanto al S.I. Cobas ma a tutte le organizzazioni sindacali.

Una strategia che si inserisce nella più ampia campagna del governo contro il sindacalismo di base e contro il diritto di sciopero.

A questa strategia, oggi i lavoratori e le lavoratrici del modenese in sciopero e quelli arrivati da tutta Italia – tra gli altri, anche gli operai autorganizzati Fiat-Fca – con il picchetto e il corteo hanno mandato un chiaro, potente messaggio ai padroni e alle loro istituzioni: la lotta di classe non processa, lotta dura senza paura!

Dopo un primo momento di concetramento e comizi in Largo Porta Bologna, si é formato un rumorosso corteo che subito si é mosso lungo la via Emilia, la strada del passeggio del centro modenese, raggiungendo la piazzetta di fronte alla Gallerie Estense tra cori, slogan e comizi, ripetendo spesso e a viva voce: “Siamo tutti Aldo Milani!”.

Ala fine della mobilitazione mattutina, verso l’ora di pranzo un buon numero dei lavoratori e lavoratrici partecipanti al picchetto e al corteo ha raggiunto i compagni della Cermiche Opera in sciopero, dimostrando ancora una volta coi fatti cosa significhi lottare uniti e determinati: chi tocca uno tocca tutti!

Inoltre, già dal primo mattino é stata data notizia dell’ennesimo attacco contro chi sta organizzando la lotta dentro i luoghi di lavoro e nei quartieri: la consegna di una denuncia (per uno sciopero avvenuto mesi fa e in un’altra regione) a un coordinatore regionale del S.I. COBAS, per mano delle forze dell’ordine che in piena notte l’hanno svegliato di soprassalto nell’albergo bolognese dove stava dormendo, poco dopo aver terminato il coordinamento nazionale svoltosi nella giornata di domenica nella sede S.I. COBAS del capoluogo emiliano.

A questo attacco anti-operaio parte di un piano più generale e vasto, ovvero il controllo e la repressione che la borghesia – aiutata dalle sue istituzioni – vorrebbe determinare nel Paese per fermare le lotte che dalla logistica stanno sempre più estendenodosi ed intensificandosi anche in altre categorie, gli operai del S.I. COBAS insieme ai tanti lavoratori e studenti solidali scessi in piazza di Modena rispondono forte e compatti: “sciopero oggi, sciopero domani!”. 

Qui sotto:

– video dell’intervento di Aldo Milani, appena finita l’udienza:

https://www.facebook.com/monzoor.alam.3/videos/1854064517978921/

– foto e video del picchetto e del corteo:

https://www.facebook.com/marco.florio.568/videos/10155256733916851/

https://www.facebook.com/monzoor.alam.3/videos/1854104727974900/

https://www.facebook.com/monzoor.alam.3/posts/1854071031311603

https://www.facebook.com/monzoor.alam.3/posts/1854083191310387

– articoli sulla lotta degli operai Cermiche Opera:

http://sicobas.org/news/2917-modena-sciopero-alla-ceramica-opera-ritirare-i-licenziamenti-politici

http://sicobas.org/news/2926-modena-ceramiche-opera-lavoratori-scioperano-la-polizia-reprime-con-i-gas-lacrimogeni