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[SOLIDARIETÀ] Adl Cobas con i compagni condannati per sciopero

uniti si vince
Contro sentenze infami e contro ogni forma di intimidazione rilanciamo le lotte

Come compagne e compagni e come lavoratrici e lavoratori di Adl Cobas esprimiamo la nostra totale solidarietà ad Aldo Milani ed ai compagni del SI Cobas e del CSA Vittoria, colpiti con condanne assurde per avere partecipato ad uno sciopero.

Parliamo di 1 anno e 8 mesi al Coordinatore Nazionale del Si Cobas Aldo Milani e ad altri compagni del SI Cobas e del CSA Vittoria, 2 anni e 3 mesi e 2 anni e 6 mesi ad altri due compagni del Vittoria.

Questa sentenza è di una gravità inaudita in quanto si inserisce in un contesto nel quale, solo grazie alle lotte dei facchini e delle Organizzazioni Sindacali che le hanno promosse, si è riusciti a far emergere un mondo di sfruttamento bestiale, di malaffare, di corruzione, di illegalità e di impunità che hanno regnato indisturbate fino a che i facchini non hanno avuto la forza ed il coraggio di ribellarsi, togliendo dalle mani delle multinazionali della logistica e delle varie cricche di società e cooperative una grande opportunità di fare soldi a palate sulla pelle di migliaia di lavoratori.

Il paradosso di questa condanna e delle varie inchieste giudiziarie aperte contro lavoratori e attivisti è che gli unici che hanno denunciato queste situazioni e combattuto per ripristinare un minimo di legalità all’interno dei posti di lavoro vengono oggi perseguiti e condannati con anni di galera.

Questa condanna peraltro viene prima dell’apertura del processo contro Aldo Milani (coordinatore nazionale del SI Cobas) che era stato addirittura arrestato a seguito di una vergognosa provocazione inscenata dalla Digos di Modena e dalla Ditta Levoni.

E’ quindi evidente che siamo in presenza di una precisa volontà di voler criminalizzare una organizzazione sindacale perché si vuole ripristinare quel sistema di sfruttamento che le lotte hanno messo in discussione.

L’unico modo di rispondere a queste provocazioni e a questi atti intimidatori è quello di continuare sulla strada delle lotte senza mai abbassare la guardia, nella consapevolezza che oggi, nel clima politico che stiamo vivendo, si è ricreato un blocco sociale e politico che, attraverso l’uso della magistratura e delle leggi, sta cercando in tutti i modi di fermare chi lotta.

Non possiamo non citare il cosiddetto “decreto sicurezza”, all’interno del quale, oltre alle porcherie che riguardano i migranti, hanno inserito pesanti condanne proprio contro quelle forme di lotta che si sono sviluppate nel mondo della logistica e contro chi si organizza concretamente per rivendicare il diritto alla casa.

Padova, 12 gennaio 2019

ADL Cobas

Comunicato