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[PUBBLICO IMPIEGO] Inps: straordinario? No grazie… di straordinario serve un piano di asssunzioni!

INPS: STRAORDINARIO? NO GRAZIE! 

SERVE UN PIANO STRAORDINARIO DI ASSUNZIONI!

Il S.I. COBAS ribadisce la propria contrarietà alla decisione dell’Amministrazione di ricorrere ai sabati lavorativi per le lavorazioni delle “Pensioni quota 100”.

Serve subito un piano straordinario di assunzioni se si vogliono garantire i servizi offerti all’utenza.

E’ intollerabile che l’Amministrazione da un lato chieda di effettuare ore di lavoro straordinario, aumentando inevitabilmente il rischio di stress lavoro-correlato e dall’altro disponga il licenziamento di un lavoratore, come è accaduto nella sede di Roma Monteverde, per aver commesso dei presunti errori nella lavorazione di una tipologia di pratiche che sono state controllate, ritenute corrette e firmate da funzionari e dirigenti preposti a tale adempimento.  

E’ poi inaccettabile che, di fronte all’attuale situazione di sott’organico e ai nuovi adempimenti assegnati all’INPS, l’unica soluzione proposta possa essere un prolungamento dell’orario di lavoro attraverso il ricorso allo straordinario e ai sabati lavorativi.

Si tratta dell’ennesima operazione d’immagine che serve a inseguire le promesse elettorali di questo governo, come già successo in passato con i provvedimenti di altri governi, il tutto fatto sulla pelle di lavoratrici/tori.

Non si capisce perché le pensioni liquidate con quota 100 dovrebbero avere precedenza sulle altre, creando così disparità di trattamento tra gli utenti.

Quello che è sconcertante è l’inadeguatezza che sembra caratterizzare una dirigenza laddove, mostrandosi incapace di organizzare il lavoro, non sembra saper far altro se non utilizzare la leva dello straordinario.

Servirebbero invece scelte coraggiose, come ad esempio quella di rivedere in tute le sedi l’organizzazione del lavoro dando priorità alla salvaguardia dei servizi per l’utenza e al benessere organizzativo delle/i lavoratrici/tori. 

Si perpetua invece una visione miope che non tiene conto del disagio e dello stress che ogni giorno subiscono le/i lavoratrici/tori, specie quelli impegnati nell’attività di informazione all’utenza.

Si inseguono i numeri del cruscotto in merito alla misurazione della produttività o le promesse elettorali dei governi di turno senza tutelare in alcun modo né il ruolo sociale dell’Istituto, né le condizioni e la salute di chi vi lavora.

Invitiamo le/i lavoratrici/tori a respingere questo ennesimo ricatto che porterebbe solo ad un ulteriore peggioramento delle condizioni di lavoro.

NO AI SABATI LAVORATIVI!

NO AL PROLUNGAMENTO DELL’ORARIO DI LAVORO!

16 marzo 2019                                                                                                                                

S.I. COBAS Pubblico Impiego


Si allega nota del 16 marzo 2019 inviata a mezzo PEC a direttore generale e direttore centrale risorse umane dell’INPS.


Al Direttore Generale Gabriella Di Michele
ufficiosegreteria.direttoregenerale@postacert.inps.gov.it

Al Direttore Centrale risorse umane Giovanni Di Monde
dc.risorseumane@postacert.inps.gov.it

La scrivente Organizzazione Sindacale chiede che il messaggio hermes n.1008 dell’11/03/2019 (si allega) venga ritirato in quanto le disposizioni ivi contenute, in merito alla lavorazione delle pensioni quota 100, possono determinare reclami e ricorsi da parte dell’utenza per eventuali disservizi in riferimento alla lavorazione di pratiche di diversa tipologia.

Si sollecita un piano straordinario di assunzioni per risolvere in modo adeguato le grave e progressiva carenza di personale a fronte degli adempimenti attribuiti all’INPS.

Considerata un’organizzazione del lavoro rilevatesi all’evidenza fallimentare si esprime netta contrarietà in merito al ricorso allo straordinario che inoltre di fatto aumenterebbe per le/i lavoratrici/tori coinvolte/i il rischio di stress lavoro-correlato.

Il rischio stress lavoro-correlato non risulta ad oggi adeguatamente valutato e gestito nelle sedi INPS, così come disciplinato dal D.lgs. 81/2008.

Si denuncia la grave situazione emergenziale riscontrabile nella stragrande maggioranza delle sedi INPS ed in particole si segnala che:

  • Non viene garantita un’efficace organizzazione del lavoro ed il conseguente
    necessario benessere organizzativo;
  • Permane l’annoso fenomeno del “mansionismo” relativo a lavoratrici/tori delle aree A e B che svolgono mansioni dell’area C;
  • Viene ingiustificatamente negata la trasparente certificazione di compiti e mansioni di ogni lavoratore anche in relazione a ruoli/qualifiche ricoperti;
  • Non viene prevista una vera ed efficace formazione finalizzata all’acquisizione di competenze con il necessario aggiornamento periodico;
  • Non viene applicata pienamente la normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.lgs. 81/2008).

Si denuncia, inoltre, il ricorso a provvedimenti disciplinari gravi e sproporzionati rispetto alle presunte violazioni contestate e si sottolinea l’urgente necessità di rivedere un codice disciplinare ingiustificatamente inasprito con pesanti sanzioni.

Si chiede, infine, per quanto sopra evidenziato, che venga annullato il licenziamento disposto nei confronti di un lavoratore della sede INPS di Roma Monteverde, precisando che a tale lavoratore vengono contestati presunti errori in una specifica lavorazione di pratiche, che risultano controllate, ritenute corrette e firmate da funzionari/dirigenti preposti a tale adempimento.

In attesa di un esaustivo risconto si porgono distinti saluti.

16 marzo 2019

S.I. COBAS Pubblico Impiego
                                                                     Cinzia Guarducci / Enzo Perfetto


Oggetto: Liquidazione delle pensioni quota 100 con decorrenza 1 aprile 2019. Verifica della cessazione dell’attività di lavoro dipendente

DIREZIONE CENTRALE PENSIONI
 
Alle Direzioni regionali
Alle Direzioni di coordinamento metropolitano
Alle Strutture territoriali

In merito alla possibilità di procedere alla liquidazione della pensione quota
100, in mancanza di un dato certificato dal datore di lavoro attraverso le
comunicazioni obbligatorie Unilav, attestante l’avvenuta cessazione del
rapporto di lavoro dipendente, si precisa quanto segue.
 
Esclusivamente per le pensioni quota 100 con decorrenza 1° aprile 2019,
atteso il meccanismo della prima finestra utile, si ritiene opportuno consentire
in via straordinaria di procedere alla liquidazione provvisoria sulla base delle
dichiarazioni di cessazione contenute nella domanda, al ricorrere dei prescritti
requisiti.
 
Rimane fermo, che successivamente alla disponibilità nell’archivio Unilav dei
dati relativi alla cessazione, le liquidazioni delle pensioni effettuate in via
provvisoria dovranno essere verificate e si dovrà procedere al recupero degli
eventuali ratei indebiti corrisposti al richiedente nel caso di difformità tra la
dichiarazione resa nella domanda e le informazioni presenti in Unilav.
 
Il Direttore generale
Gabriella Di Michele