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[CAMST] Appalti garantiti ad evasori e truffatori, diritti negati ai lavoratori e alle lavoratrici: sciopero a Bologna

IN CAMST APPALTI GARANTITI AD EVASORI E TRUFFATORI, DIRITTI NEGATI AI LAVORATORI E ALLE LAVORATRICI

Ennesimo cambio appalto causato dalla presenza di aziende fuori legge nei magazzini della logistica alla Camst dell’Interporto di Bologna, ove sono impiegati circa 150 lavoratori e lavoratrici che ora rischiano diritti e posto di lavoro!

Un cambio appalto dovuto alla “scoperta da parte della G.d.F dell’ennesima associazione per delinquere” Alma S.p.A operante nel settore della logistica e non solo.

Alma S.p.A., agenzia per il lavoro con più di 17.000 dipendenti sul territorio nazionale e titolare dell’appalto alla Camst di Bologna, avrebbe sottratto all’erario pubblico più di 70 milioni di euro come ammesso negli interrogatori dal patron Luigi Scavone arrestato mentre tentava la fuga con uno zainetto, 300 mila euro, una 20ina di rolex e un biglietto per Dubai!

Non è la prima volta alla Camst dove nel 2016 il titolare del Consorzio Gli, Massimo Savini era stato arrestato nella “operazione Riso amaro” ancora una volta per una maxi evasione fiscale.

Il sistema dell’appalto di manodopera nel settore della logistica si ripete all’infinito garantendo la presenza di infiltrazioni mafiose, riciclaggio, maxi evasioni all’erario pubblico, furto e sfruttamento ai danni dei lavoratori.

I lavoratori in appalto in Camst in dieci anni di lavoro hanno subito numerosi cambi appalto a causa dei quali hanno perso quote sociali, subito furti sulle buste paga, aggravato i loro oneri fiscali oltre allo sfruttamento diretto sul luogo di lavoro.

Tra i primi a denunciare il corrotto sistema degli appalti i lavoratori Camst del SI Cobas sono riusciti attraverso lotte pluriennali a conquistare i loro diritti cancellando la schiavitù che regnava nei magazzini.

Diritti che ora Camst vorrebbe negare profittando di questo torbido cambio appalto, attraverso l’affidamento all’ennesima “Agenzia per il lavoro, Randstad Service srl” , un affidamento che tuttavia dovrebbe realizzarsi con un pesante abbattimento del costo del lavoro, eliminando i diritti finquì acquisiti.

Stamane i lavoratori sono stati lasciati fuori dall’azienda Camst che ha preferito optare una serrata piuttosto che affrontare la situazione.

In conseguenza di ciò i lavoratori si trovano oggi in presidio davanti a Camst leader della ristorazione collettiva ma ben poco accorta nella scelta di aziende truffatrici a cui affida la propria manodopera.

E’ ora che Camst riconosca la posizione di questi lavoratori e lavoratrici assumendoli direttamente!

Dalla loro parte gli operai e le operaie del SI Cobas continueranno la loro lotta per il mantenimento del loro posto di lavoro e dei propri diritti denunciando pullicamente quanto continua ad avvenire nel torbido mondo degli appalti!

COORDINAMENTO PROVINCIALE SI COBAS BOLOGNA



Ancora una volta un cambio appalto, ancora una volta perché il padrone della cooperativa, in questo caso Luigi Scavone di Alma spa, è stato trovato con le mani nel sacco, con una valigetta piena di soldi frutto di evasione fiscale mentre tentava di prendere un volo per Dubai.

È l’occasione per Camst per fare piazza pulita una volta per tutte delle cooperative mafiose operanti nel settore della logistica?

Ma certo che no.

È invece una ghiotta occasione per forzare in pochi giorni un cambio appalto con Randstad nel quale spariscono i diritti e il salario conquistati in questi anni di lotte che hanno abolito la vera e propria schiavitù che vigeva nei magazzini della logistica.

I lavoratori sono stati messi di fronte al più classico dei ricatti: “o mangi la minestra o salti la finestra”, al quale si è aggiunta oggi la chiusura delle attività del magazzino e l’arrivo delle lettere di licenziamento da parte di Alma.

È un ricatto inaccettabile rivolto a tutto il movimento di lotta degli operai della logistica che non siamo disposti ad accettare.

Per questo siamo in presidio davanti al magazzino fino a che Camst non tirerà le giuste conclusioni dell’ennesimo fallimento mafioso di una cooperativa operante in questo magazzino: l’assunzione diretta di tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici dell’impianto!

Se ciò non dovesse avvenire l’agitazione e la denuncia pubblica del comportamento antioperaio di Camst continuerà anche nei prossimi giorni.

Un operaio