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[BOLOGNA] Più di 1000 persone in corteo a Bologna: “Se Toccano Una/o Toccano Tutte/i”

“Se Toccano Una/o Toccano Tutte/I”

Piu’ di 1000 in corteo a Bologna

Sabato 30 Novembre a Bologna più di mille persone con il Sicobas, lavoratori e lavoratrici con delegazioni provenienti da Modena, Piacenza, Reggio Emilia, Firenze, studenti, centri sociali e solidali, hanno attraversato la città: un corteo che è passato per i viali e si è diretto verso il centro passando per la zona universitaria per poi concludersi in Piazza Nettuno.

Un percorso che ha attraversato le strade della nostra città, strade che raccontano una storia di resistenza e di lotta di popolo contro i fascismi che avanzano ed oggi nuovamente percorse come alternativa possibile contro lo sfruttamento e per il rilancio della lotta.

Lotta contro i governi, che attraverso i decreti Minniti o i decreti sicurezza di Salvini cercano di criminalizzare i percorsi di lotta, utilizzando oltre ai decreti, le questure e le procure.

Ma la risposta a questi tentativi non può essere altro che il rilancio del conflitto e la mobilitazione, sapendo che non ci possono essere fogli di via, divieti di dimora, denunce o processi nei confronti di chi chiede diritti, dignità, lavoro, welfare o verso chi si mobilità per impedire la presenza nelle nostre piazze di fascisti o razzisti della peggior specie. Noi crediamo che l’unica risposta possibile, sia il rilancio delle lotte, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle università e nelle periferie.

La necessità dunque di costruire un conflitto diffuso: non è più il tempo della neutralità, o dei giochini elettorali, ma occorre sostenere il paese reale e i bisogni che esprime.

Sappiamo che l’autosufficienza è un limite, in particolare lo è oggi e per questo abbiamo deciso di confrontarci e di proporre alle forze che hanno aderito alla manifestazione di Sabato 30, un percorso comune, di discussione e di lotta.

Rompere I recinti entro cui vogliono rinchiuderci, rilanciare la centralità dei bisogni della fasce più deboli, organizzare I lavoratori e le lavoratirci nei luoghi di lavoro, è una condizione essenziale per togliere ossigeno alle politiche securitarie, per battere la repressione e per costruire vertenzialità.

Mettere assieme tutto ciò che oggi si muove e produce lotte e conflitto: sui luoghi di lavoro( dalle più bieche forme di sfruttamento alla rivendicazione di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario), sul bisogno della casa, per la difesa dell’ambiente, contro le discriminazioni di genere, contro ogni forma di razzismo, per la difesa degli spazi di socialità.

E’ una condizione necessaria per tentare di fermare gli ingranaggi di un sistema come quello capitalistico che ha come unico fine quello di un profitto per raggiungere il quale ha la necessità di governare le nostre vite.

Si Cobas Bologna