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[ITALIA] Verso lo sciopero nazionale della logistica: basta aspettare il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale

Spett. Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Ministero dello Sviluppo Economico

Oggetto: richiesta di incontro.

Come è risaputo alle Segreterie dei suddetti Ministeri, tra i vari CCNL scaduti vi è anche quello del Trasporto Merci, Logistica, Spedizioni, rispetto al quale abbiamo già inoltrato alle Associazioni Datoriali firmatarie del Contratto una piattaforma rivendicativa con la richiesta di essere convocati al tavolo nazionale per contribuire alla stesura di un nuovo contratto che tenga conto delle istanze emerse dalle centinaia di assemblee tenute nei principali magazzini del trasporto merci e della logistica in rappresentanza di una fetta maggioritaria del comparto stesso, specie nelle regioni a più alta concentrazione del settore (Lombardia, Emilia Romagna e Veneto).

La piattaforma rivendicativa è stata ratificata ulteriormente dall’assemblea nazionale dei delegati delle nostre OO.SS tenutasi in data 21 febbraio, il cui comunicato finale alleghiamo alla presente.

Va rilevato che, al momento, non abbiamo ricevuto alcuna interlocuzione con le associazioni datoriali ed in virtù dell’assenza di un riscontro alle nostre richieste, dall’assemblea del 21 febbraio è uscita la decisione di procedere con due giornate di sciopero nazionale dell’intero comparto della logistica per il 2 e 3 aprile, qualora nel frattempo si riconfermasse il rifiuto ad incontrarci.

La data del 21 febbraio ha coinciso con l’esplodere del caso coronavirus che ci ha indotto a ritardare l’uscita delle risultanze dell’assemblea e a dichiarare che le scadenze nazionali di lotta indicate venivano congelate in attesa di capire meglio l’evolversi della situazione.

Ciò detto, nel ribadire che tutte le vertenze a livello aziendale non possono essere sospese, non possiamo neppure accettare che il nostro percorso di mobilitazione sul piano nazionale possa subire grandi rinvii, visto comunque che in tutti i magazzini si continua a lavorare come se il problema coronavirus non esistesse.

Pertanto, al fine di evitare che la scelta di responsabilità delle nostre OO.SS nel congelare l’indizione delle due giornate di sciopero del 2 e 3 aprile non venga tenuta nella giusta considerazione e che si possa pensare che il coronavirus serva a sospendere a tempo indeterminato qualsiasi iniziativa sindacale di carattere nazionale, chiediamo ai Ministeri competenti che si facciano promotori di un incontro con le scriventi OO.SS atto ad evitare che ci vediamo costretti, per la rigidità dimostrata dalle controparti, a mantenere in essere (magari spostate solo di 2 settimane) le giornate di mobilitazione che, in un contesto di questo tipo, potrebbero complicare ulteriormente la situazione.

Non è questo il nostro obiettivo, che è e rimane quello di vedere riconosciuto il diritto di due OO.SS. ad una giusta rappresentanza, in quanto, in questi ultimi dieci anni sono riuscite a determinare, nell’assenza più totale delle tre confederazioni sindacali, l’acquisizione di diritti inesistenti per centinaia di migliaia di lavoratori, il ripristino di legalità, il rispetto dell’erogazione regolare di contributi e Irpef all’Inps e allo Stato, il contrasto al caporalato.

Chiediamo pertanto che i suddetti Ministeri si facciano interpreti delle nostre istanze e promuovano a stretto giro un incontro a stretto giro.

I COORDINATORI NAZIONALI

PER IL SICOBAS ALDO MILANI

PER ADL COBAS GIANNI BOETTO