8 ore di sciopero e blocco totale del Porto di Napoli contro la nuova ondata di licenziamenti ritorsivi in Conateco.
Un fila interminabile di camion ha congestionato sia il Terminal che le strade ed autostrade adiacenti: il tutto a causa della ferrea volontà dell’azienda del gruppo MSC di non accettare trattative col SI Cobas e non riconoscere in alcun modo l’esistenza del nostro sindacato all’interno del Porto.
La blindatura totale di Conateco e l’arroganza dimostrata oggi dall’amministrazione Legora De Feo, che per l’ennesima volta ha rifiutato ogni tentativo nei mediazione in sede istituzionale da parte di Autorità Portuale e Questura, dimostra ancora una volta come questi signori si credono i padroni incontrastati del Porto e rivendicano sfacciatamente il loro essere al di sopra di ogni legge e di ogni norma.
I licenziamenti ritorsivi dei nostri iscritti sono in realtà il frutto della rabbia padronale per l’ apertura del procedimento amministrativo presso l’Adsp nei confronti di Turi Transport, ditta appaltatrice di Conateco che ha violato l’applicazione del CCNL a causa delle politiche di ribasso delle tariffe operate dalla committenza: una vittoria del SI Cobas con cui Conateco, volente o nolente, dovrà fare i conti nei prossimi mesi.
Con l’iniziativa di lotta di oggi, abbiamo chiarito ancora una volta a Conateco che fare fuori il SI Cobas è per loro un impresa molto ardua.
Non ci accontentiamo più di veder riconosciuta l’illegittimità dei licenziamenti e la condotta antisindacale nelle aule di Tribunale dove, peraltro, Conateco è sempre uscita sconfitta e costretta al reintegro immediato dei licenziati.
D’ora in poi, per ogni sopruso e ogni provocazione compiuta ai nostri danni, i padroni di MSC pagheranno un prezzo molto salato.
Come oggi, più di oggi…
Reintegro immediato per tutti i licenziati.
Solo la lotta paga
SI Cobas Napoli