Finalmente un articolo del Fatto Quotidiano di oggi svela la “verità nascosta” che si cela dietro la Cig-Covid, presentata dal governo e dai parassiti di Confindustria come una misura di sostegno ai salari, e che invece è una truffa legalizzata a favore dei padroni.
Finora 2600 aziende che usufruivano della cassa senza avere cali di fatturato sono già state scoperte dalla GdF.
In realtà sono circa il 27% delle aziende richiedenti l’accesso alla Cig-Covid, per un totale di 2,7 MILIARDI scaricati sulle casse dello stato in assenza di qualsivoglia crisi aziendale.
L’unico elemento che l’articolo non considera sono le dimensioni del risparmio effettivo (e quindi del guadagno indebito) finito nelle tasche dei padroni: se si considera che la Cig erogata dall’Inps è pari in media al 50-60% del salario mensile, il furto operato dai padroni durante la pandemia si aggira ad oggi sui 5 miliardi di euro circa, mentre i lavoratori messi furbescamente in Cig hanno perso tra i 2 e i 2,5 miliardi di salario.
Questa vera e propria pioggia di finanziamenti occulti e illeciti ai padroni è resa possibile (e hindi legalizzata) grazie alle disposizioni dei decreti governativi, che dispensano i padroni sia dalla negoziazione sindacale, sia dell’onere di provare l’effettivo stato di crisi.
Non siamo e non saremo mai sulla stessa barca!
La crisi la stanno ancora una volta pagando solo i lavoratori e i proletari!
Contro questo scempio, prepariamoci a una stagione di lotta unitaria dentro e fuori i luoghi di lavoro!
La crisi la paghino i padroni: patrimoniale del 10% sul 10% più ricco della popolazione; garanzia del salario pieno a tutti i lavoratori vittime della truffa Cig-Covid; riduzione di orario a parità di salario e salario garantito a disoccupati e precari!
2 agosto
S.I. Cobas