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[BRASILE] Poste: solidarietà ai lavoratori in lotta dalla Rete Internazionale

Pubblichiamo questo comunicato della Rete Sindacale Internazionale di solidarietà e di lotta, cui aderisce anche il SI Cobas, di sostegno alla lotta dei lavoratori postali in Brasile.

Questa crisi sanitaria e sociale, che sta provocando i primi scioperi spontanei nelle fabbriche dopo decenni, e diviene ora anche crisi economica e finanziaria, mette alla prova i sistemi capitalistici, in Italia e nel mondo intero, e scuote le coscienze in settori della nostra classe cui si chiede di lavorare comunque, anche in assenza delle condizioni di sicurezza che vengono invece imposte al resto della popolazione.

Per la prima volta da decenni assistiamo a scioperi spontanei nelle fabbriche.

Anche nella lotta per ambienti di lavoro sicuri e adeguati dispositivi di protezione individuale, e nelle difficoltà di coloro che sono lasciati a casa con un futuro incerto, deve crescere la coscienza della necessità di lottare per superare questa società divisa in classi.

Contro le ideologie da “unità nazionale” tra sfruttati e sfruttatori.

Il virus globalizzato mette inoltre in chiaro l’inconsistenza delle prospettive di autonomie locali/localistiche, e delle scorciatoie “sovraniste”.

L’unica strada è quella internazionalista, dell’unione tra i proletari di tutto il mondo.

S.I. Cobas


Sosteniamo lo sciopero dei lavoratori postali in Brasile

18 Agosto, da Solidaire e postato sul sito della Rete Internazionale

Circa 90.000 lavoratori dell’ufficio postale brasiliano (Correios) hanno deciso di lanciare uno sciopero nazionale a partire da martedì 18 agosto.

Entro le 20.30 lunedì l’80% dei 36 sindacati che compongono la federazione sindacale dei lavoratori dell’azienda, Fentect, si erano già riuniti, approvando l’inizio dello sciopero.

L’obiettivo è difendere il servizio postale pubblico, le condizioni di lavoro, i salari e la salute dei lavoratori, tutti minacciati dalle politiche criminali del governo Bolsonaro.

Correios è la prima società per azioni ad entrare nella fase di contrattazione annuale, quindi la questione in gioco va oltre questo settore.

Il tentativo di congelare i salari ed eliminare il 90% dei diritti conquistati dai lavoratori delle poste in Brasile fa parte della strategia capitalista di piegare la nostra classe sociale, per facilitare e moltiplicare le privatizzazioni e per fare pressione su tutti i lavoratori in tutti i settori.

Si tratta di un fenomeno generale a livello globale, che si è intensificato nel settore postale negli ultimi decenni.

La conseguenza di questi processi è stato un deterioramento dei servizi offerti alla popolazione e delle condizioni di lavoro del personale.

Il capitalismo ha bisogno di nuovi mercati e saccheggiare il settore pubblico è un modo economico per raggiungere questo obiettivo.

Una forma di furto legalizzato.

In tutti i paesi si registra un aumento della precarietà e dell’insicurezza, un aumento degli infortuni sul lavoro, una parziale privatizzazione del servizio e continue pressioni sui media da parte dei principali gruppi del settore per smantellare la società postale pubblica.

Le organizzazioni membri della Rete Internazionale del Lavoro di Solidarietà e Rete di Lotta sostengono i lavoratori in sciopero di Correios e le organizzazioni sindacali brasiliane che li supportano.

All’ufficio postale come altrove, i nostri interessi sono comuni oltre i confini statali!

(Traduzione a cura di G. C.)