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[INTERNAZIONALISMO] Rilascio immediato d* compagn* incarcerat* in Iran!

Rilascio immediato d* compagn* incarcerat* in Iran!

Detenzione di attivist* militant*

Djafar AZIMZADEH, sindacalista e segretario del consiglio della “Libera Unione dei lavoratori iraniani” è stato condannato in diverse occasioni per le sue attività sindacali.

Nel 2016, mentre era in prigione, ha intrapreso uno sciopero della fame (62 giorni) che gli è quasi costato la vita.

Il servizio di sicurezza delle “Guardie rivoluzionarie” ha deciso, senza alcuna spiegazione, di trasferirlo nella prigione di Redjaei Shahr, situata nella città di Karadj (situata a ovest di Teheran) e di tenerlo in isolamento.

In prigione la sua salute è peggiorata a causa dei numerosi scioperi della fame e ha contratto il coronavirus.

Ciononostante, ha fatto un altro sciopero della fame, questa volta senza essere autorizzato a contattare la sua famiglia.

Quando le autorità carcerarie hanno suggerito di trasferirlo dalla cella di isolamento a un’altra prigione, Djafar AZIMZADEH ha deciso di fermare lo sciopero della fame.

Come Esmail ABDI e Mohammad HABIBI, insegnanti, ed altri prigionieri politici, è detenuto in condizioni estremamente dure.

Il 25 settembre, tre membri dell’Associazione degli scrittori iraniani (IWA) – Baktash ABTIN, Reza KHANDAN e Keyvan BAJAN – sono stati condannati e reclusione (5 e 3 anni).

Le accuse riguardano le loro attività culturali all’interno dell’associazione, in particolare, l’organizzazione di una cerimonia in omaggio al poeta iraniano Ahmad SHAMLOU, morto nel 2000. Nasrin SOTOUDEH, avvocatessa e difenditrice dei diritti umani, è stata condannata a dodici anni di reclusione per aver difeso una giovane donna iraniana che si oppone a indossare il velo.

Ha iniziato uno sciopero della fame l’11 agosto 2020, protestando contro le condizioni carcerarie.

Il 19 settembre (ventunesimo giorno di sciopero), colpita da un significativo peggioramento della sua salute, è stata trasferita in un reparto di terapia intensiva in un ospedale di Teheran. Il 24 settembre 2020, nonostante il suo cattivo stato di salute, è stata riportata nella prigione di Evin.

Condizioni carcerarie e COVID-19

Le condizioni nelle carceri iraniane impediscono a* detenut* di accedere all’assistenza sanitaria e sono anche ben note per essere sovraffollate e antigeniche.

Per queste ragioni, sono un terreno fertile per la diffusione del COVID-19.

Un rapporto sconvolgente pubblicato nel luglio 2020 da Amnesty International rivela che il governo iraniano sta deliberatamente ignorando la crisi sanitaria generata dal virus all’interno delle carceri.

Poiché le carceri non sono attrezzate per affrontare questa epidemia, i/le detenut* non sono stati protett* ed i/le contagiat* non sono stati curat*.

Chiediamo il rilascio incondizionato di Nasrin SOTOUDEH, Djafar
AZIMZADEH, Esmail ABDI, Mohammad HABIBI e di tutt* i/le sindacalist, attivist e scrittori/rici incarcerat* che difendono i diritti umani.

Chiediamo alle autorità della Repubblica islamica dell’Iran di adottare le
misure necessarie per proteggere tutt* i/le detenut* dal COVID-19 e di
riconoscere loro l’assistenza sanitaria.

02/10/2020

Rete sindacale internazionale di solidarietà e lotta

Le organizzazioni che fanno parte della Rete sindacale internazionale di solidarietà e lotta sono:

Central Sindical e Popular Conlutas (CSP-Conlutas) – Brésil.
Confederación General del Trabajo (CGT) – Etat espagnol.
Union syndicale Solidaires (Solidaires) – France.
Confédération Générale du Travail du Burkina (CGT-B) – Burkina.
Confederation of Indonesia People’s Movement (KPRI) – Indonésie.
Confederación Intersindical (Intersindical) – Etat espagnol.
Confédération Générale Autonome des Travailleurs en Algérie (CGATA) – Algérie.
Batay Ouvriye – Haïti.Unione Sindacale Italiana (USI) – Italie.
Confédération Nationale des Travailleurs – Solidarité Ouvrière (CNT SO) – France.
Sindicato de Comisiones de Base (CO.BAS) – Etat espagnol.
Organisation Générale Indépendante des Travailleurs et Travailleuses d’Haïti
(OGTHI) – Haïti.
Sindacato Intercategoriale Cobas (SI COBAS) – Italie.
Confédération Nationale du Travail (CNT-f) – France.
Intersindical Alternativa de Catalunya (IAC) – Catalogne.
Union Générale des Travailleurs Sahraouis (UGTSARIO) – Sahara occidental.
Ezker Sindikalaren Konbergentzia (ESK) – Pays basque.
Confédération Nationale de Travailleurs du Sénégal Forces du Changement
(CNTS/FC) – Sénégal.
Sindicato Autorganizzato Lavorator COBAS (SIAL-COBAS) – Italie.
General Federation of Independent Unions (GFIU) – Palestine.

Confederación de la Clase Trabajadora (CCT) – Paraguay.
Red Solidaria de Trabajadores – Pérou
Union Syndicale Progressiste des Travailleurs du Niger (USPT) – Niger.
Union Nationale des Syndicats Autonomes du Sénégal (UNSAS) – Sénégal.
Unión Nacional para la Defensa de la Clase Trabajadora (UNT) – El Salvador.
Solidaridad Obrera (SO) – Etat espagnol.
Confederazione Unitaria di Base (CUB) – Italie.
Independent Workers Union of Great Britain (IWGB) – Grande-Bretagne.
Ogólnopolski Związek Zawodowy Inicjatywa Pracownicza (OZZ IP) – Pologne.
Centrale Démocratique des Travailleurs de Martinique (CDMT) – Martinique.
Associazione Diritti Lavoratori Cobas (ADL COBAS) – Italie.
Pakistan Labour Federation (PLF) – Pakistan.