Pubblichiamo qui sotto il contributo dei compagni della Rete Sindicale Internazionale di Solidarieta e di Lotta “Costruire l’internazionalismo nelle nostre lotte quotidiane” già disponibile sul loro sito (vedi qui).
Questa crisi sanitaria e sociale, che sta provocando i primi scioperi spontanei nelle fabbriche dopo decenni, e diviene ora anche crisi economica e finanziaria, mette alla prova i sistemi capitalistici, in Italia e nel mondo intero, e scuote le coscienze in settori della nostra classe cui si chiede di lavorare comunque, anche in assenza delle condizioni di sicurezza che vengono invece imposte al resto della popolazione.
Per la prima volta da decenni assistiamo a scioperi spontanei nelle fabbriche.
Anche nella lotta per ambienti di lavoro sicuri e adeguati dispositivi di protezione individuale, e nelle difficoltà di coloro che sono lasciati a casa con un futuro incerto, deve crescere la coscienza della necessità di lottare per superare questa società divisa in classi.
Contro le ideologie da “unità nazionale” tra sfruttati e sfruttatori.
Il virus globalizzato mette inoltre in chiaro l’inconsistenza delle prospettive di autonomie locali/localistiche, e delle scorciatoie “sovraniste”.
L’unica strada è quella internazionalista, dell’unione tra i proletari di tutto il mondo.
S.I. Cobas
Costruire l’internazionalismo nelle nostre lotte quotidiane
Da più di sei mesi il mondo vive con la pandemia di Covid-19. Come abbiamo detto già nel marzo 2020, questa pandemia non è stata creata dal capitalismo, ma il capitalismo è direttamente responsabile della sua diffusione globale e delle drammatiche conseguenze sanitarie e sociali.
La mancanza di protezione sociale per gran parte della popolazione mondiale – una parte significativa della quale vive già in condizioni di estrema povertà (cibo, alloggio, salute, istruzione, ecc.) – gli attacchi ai diritti dei lavoratori e la distruzione dei servizi pubblici nelle regioni del mondo dove questi diritti e beni comuni esistono, tutto questo forma un tutt’uno: il capitalismo, il cui principio è la ricerca del profitto per una minuscola minoranza, a scapito degli interessi di coloro che hanno solo la loro forza lavoro per vivere.
La pandemia COVID-19 ha mostrato come i capitalisti e i loro governi non potevano e/o non volevano affrontare un’emergenza sanitaria di questa portata.
Sono i lavoratori nei luoghi di lavoro, le persone nei quartieri e nei comuni, che hanno preso in mano la situazione, hanno creato la solidarietà, hanno inventato la resistenza collettiva. Il movimento sindacale, il luogo in cui è organizzata la nostra classe sociale, deve pubblicizzare queste esperienze, sostenerle e
aiutarci a coordinarle.
Visto che nessuno lavora al nostro posto, che nessuno decida per noi!
Le donne, i migranti e i popoli colonizzati sono stati tra i più esposti alla pandemia
perché spesso svolgono lavori molto utili alla comunità.
Ma il patriarcato, il maschilismo, il razzismo e il colonialismo rimangono.
Sono incoraggiati dalle forze reazionarie, che detengono il potere dello Stato in molti paesi.
L’uguaglianza dei diritti per tutti non deve essere solo uno slogan, ma una forte linea guida per le nostre rivolte, nel rispetto dell’autonomia di ogni movimento.
La pandemia serve anche come pretesto per nuovi attacchi da parte dei capitalisti contro la nostra classe sociale: mettere in discussione i diritti precedentemente conquistati dalle lotte, la generalizzazione della precarietà, l’aumento della povertà, l’accaparramento delle terre, le guerre, …
I loro metodi sono diversi, a seconda dei contesti locali, ma hanno una cosa in comune: far pagare la gente!
A loro non importa del futuro del pianeta o della posta in gioco ecologica: sia quelli che lo affermano apertamente (Trump è il loro leader, ma ce ne sono molti altri), sia quelli che fingono di preoccuparsi ma lavorano per mantenere il sistema capitalista che è, per definizione, anti-ecologico.
Lotte nere negli Stati Uniti, movimenti sindacali e studenteschi a Hong Kong e in Cina, scioperi e manifestazioni in Bielorussia, rivolta popolare in Libano, lotte sindacali unitarie in Brasile, giornate nazionali di manifestazioni e scioperi in Francia, in Italia o nello Stato spagnolo, mense popolari in Uruguay, manifestazioni in Corea o in Giappone, la lista delle nostre resistenze, delle lotte per una radicale trasformazione sociale è lunga: ce ne sono molti altri che meritano di essere menzionati.
La nostra unità è uno dei nostri punti di forza essenziali.
La Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e Lotta chiama a federare le nostre lotte, a costruire un concreto internazionalismo dei lavoratori e delle classi popolari; la nostra Rete è uno strumento per questo, a disposizione di tutti.
Le organizzazioni aderenti alla Rete Internazionale di Solidarietà e di Lotta
Organizzazioni sindacali nazionali e interprofessionali
Central Sindical e Popular Conlutas (CSP-Conlutas) – Brasile.
Confederación General del Trabajo (CGT) – Stato Spagnolo.
Union syndicale Solidaires (Solidaires) – Francia.
Confédération Générale du Travail du Burkina (CGT-B) – Burkina Faso.
Confederation of Indonesia People’s Movement (KPRI) – Indonesia.
Confederación Intersindical (Intersindical) – Stato Spagnolo.
Confédération Générale Autonome des Travailleurs en Algérie (CGATA) – Algeria.
Batay Ouvriye – Haïti.
Unione Sindacale Italiana (USI) – Italia.
Confédération Nationale des Travailleurs – Solidarité Ouvrière (CNT SO) – Francia.
Sindicato de Comisiones de Base (CO.BAS) – Stato Spagnolo.
Organisation Générale Indépendante des Travailleurs et Travailleuses d’Haïti (OGTHI) – Haïti.
Sindacato Intercategoriale Cobas (SI COBAS) – Italia.
Confédération Nationale du Travail (CNT-f) – Francia.
Intersindical Alternativa de Catalunya (IAC) – Catalogna.
Union Générale des Travailleurs Sahraouis (UGTSARIO) – Sahara occidentale.
Ezker Sindikalaren Konbergentzia (ESK) – Paesi Baschi.
Confédération Nationale de Travailleurs du Sénégal Forces du Changement (CNTS/FC) – Senegal
Sindicato Autorganizzato Lavorator COBAS (SIAL-COBAS) – Italia.
General Federation of Independent Unions (GFIU) – Palestina.
Confederación de la Clase Trabajadora (CCT) – Paraguay.
Red Solidaria de Trabajadores – Peru.
Union Syndicale Progressiste des Travailleurs du Niger (USPT) – Niger.
Union Nationale des Syndicats Autonomes du Sénégal (UNSAS) – Senegal.
Unión Nacional para la Defensa de la Clase Trabajadora (UNT) – El Salvador.
Solidaridad Obrera (SO) – Stato Spagnolo.
Confederazione Unitaria di Base (CUB) – Italia.
Independent Workers Union of Great Britain (IWGB) – Gran Bretagna.
Ogólnopolski Związek Zawodowy Inicjatywa Pracownicza (OZZ IP) – Polonia.
Centrale Démocratique des Travailleurs de Martinique (CDMT) – Martinica.
Associazione Diritti Lavoratori Cobas (ADL COBAS) – Italia.
Bangladesh Anarcho-Syndicalist Federation (BASF) – Bangladesh.
Pakistan Labour Federation (PLF) – Pakistan.
Organizzazioni sindacali nazionali professionali
National Union of Rail, Maritime and Transport Workers (RMT/TUC) – Gran Bretagna.
Centrale Nationale des Employés – Confédération Syndicale Chrétienne (CNE/CSC) – Belgio.
Sindicato Nacional de Trabajadores del Sistema Agroalimentario (SINALTRAINAL/CUT) – Colombia.
Trade Union in Ethnodata – Trade Union of Empoyees in the Outsourcing Companies in the financial sector – Grècia.
Syndicat national des travailleurs des services de la santé humaine (SYNTRASEH) – Bénin
Sindicat dos Trabalhadores da Fiocruz (ASFOC-SN) – Brasile.
Organizzazione Sindicati Autonomi e di Base Ferrovie (ORSA Ferrovie) – Italia.
Union Nationale des Normaliens d’Haïti (UNNOH) – Haïti.
Confederazione Unitaria di Base Scuola Università Ricerca (CUB SUR) – Italia.
Coordinamento Autorganizzato Trasporti (CAT) – Italia.
Syndicat des travailleurs du rail – Centrale Démocratique des Travailleurs du Mali (SYTRAIL/CDTM) – Mali.
Gıda Sanayii İşçileri Sendikası – Devrimci İşçi Sendikaları Konfederasyonu (GIDA-IŞ/DISK) – Turchia.
Syndicat National des Travailleurs du Petit Train Bleu/SA (SNTPTB) – Sénégal.
Asociación Nacional de Funcionarios Administrativos de la Caja de Seguro Social (ANFACSS) – Panama.
Palestinian Postal Service Workers Union (PPSWU) – Palestina.
Union Syndicale Etudiante (USE) – Belgio.
Sindicato dos Trabalhadores de Call Center (STCC) – Portogallo.
Sindicato Unitario de Trabajadores Petroleros (Sinutapetrolgas) – Venezuela.
Alianza de Trabajadores de la Salud y Empleados Publicos – Messico.
Canadian Union of Postal Workers / Syndicat des travailleurs et travailleuses des postes (CUPW-STTP) – Canada.
Syndicat Autonome des Postiers (SAP) – Svizzera.
Federación nacional de trabajadores de la educación (SUTE-Chili) – Cile.
Plateforme Nationale des organisations professionnelles du secteur public – Costa d’Avorio.
Fédération nationale des ouvriers et collectivités locales – Union Marocaine du Travail (UMTCollectivités locales) – Marocco.
Centrale Générale des Services Publics FGTB, Cheminots (CGSP/FGTB Cheminots) – Belgio.
Botswana Public Employees Union (BOPEU) – Botswana.
Organisation Démocratique du Travail – Organisation Démocratique du Travail (ODR/ODT) – Marocco.
Federacao Nacional dos Ttrabalhadores em Transportes Aéros do Brasil (FNTTA) – Brasile.
Federação Nacional dos Metroviários (FENAMETRO) – Brasile.
Namibia Football Players Union (NAFPU) – Namibia.
Palestinian Electricians’ Trade Union (PETU) – Palestina.
Missão Publica Organizada – Portogallo.
Organizzazioni sindacali locali
Trades Union Congress, Liverpool (TUC Liverpool) – Inghilterra.
Sindacato Territoriale Autorganizzato, Brescia (ORMA Brescia) – Italia.
Fédération syndicale SUD Service public, canton de Vaud (SUD Vaud) – Svizzera.
Sindicato Unitario de Catalunya (SU Metro) – Catalogna.
Türkiye DERİ-İŞ Sendikasi, Tuzla et Izmir (DERİ-İŞ Tuzla et Izmir) – Turchia.
L’autre syndicat, canton de Vaud (L’autre syndicat) – Svizzera.
Centrale Générale des Services Publics FGTB, Ville de Bruxelles (CGSP/FGTB Bruxelles) – Belgio.
Arbeitskreis Internationalismus IG Metall, Berlin (IG Metall Berlin) – Germania.
Sindicato Unificado de Trabajadores de la Educación de Buenos Aires, Bahia Blanca (SUTEBA/CTA de
los trabajadores Bahia Blanca) – Argentina.
Sindicato del Petróleo y Gas Privado del Chubut/CGT – Argentina.
UCU University and College Union, University of Liverpool (UCU Liverpool) – Inghilterra.
Sindicato di base Pavia (SDB Pavia) – Italia.
United Auto Workers local 551 Ford Chicago (UAW Ford Chicago) – Stati Uniti.
Sindicato Uno Prodinsa, Maipú – Cile.
Asociación Gremial de Trabajadores del Subterráneo y Premetro, Buenos Aires (SUBTE/CTAt) – Argentina.
(واحد (حومھ و تھران اتوبوسرانی واحد شرکت کارگران سندیکای -Syndicat des travailleurs du transport de Téhéran et sa banlieue (Vahed) – Iran.
Organizzazioni sindacali internazionali
Industrial Workers of the World – International Solidarity Commission (IWW).
Correnti, tendenze o reti sindacali
Transnationals Information Exchange Germany (TIE Germany) – Germania.
Emancipation tendance intersyndicale (Emancipation) – Francia.
Globalization Monitor (GM) – Hong Kong.
Courant Syndicaliste Révolutionnaire (CSR) – Francia.
Fronte di lotta No Austerity – Italia.
Solidarité Socialiste avec les Travailleurs en Iran (SSTI) – Francia.
Basis Initiative Solidarität (BASO) – Germania.
LabourNet Germany – Germania.
Resistenza Operaia – operai Fiat-Irisbus – Italia.
Workers Solidarity Action Network (WSAN) – Stati Uniti.
United Voices of the World (UVW) – Gran Bretaga.
Unidos pra Lutar – Brasile.
Corriente Político Social Sindical 1° de Mayo de Buenos Aires – Argentina.
Coordinamento Nazionale Unitario Pensionati di oggi e di domani (CONUP) – Italia.
National Association of Human Rights Defenders – Palestina.
Red de Trabajadores – Argentina.