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[USA] Altro pacchetto anti-covid da 900 mld: salvare il proprio capitalismo, “solidarietà sociale nazionale” per comprare i lavoratori

Riceviamo e pubblichiamo qui sotto il contributo “Salvare il proprio capitalismo”, traduzione di un articolo del Wall Street Journal del 27 dicembre 2020.

Questa crisi sanitaria e sociale, che sta provocando i primi scioperi spontanei nelle fabbriche dopo decenni, e diviene ora anche crisi economica e finanziaria, mette alla prova i sistemi capitalistici, in Italia e nel mondo intero, e scuote le coscienze in settori della nostra classe cui si chiede di lavorare comunque, anche in assenza delle condizioni di sicurezza che vengono invece imposte al resto della popolazione.

Per la prima volta da decenni assistiamo a scioperi spontanei nelle fabbriche.

Anche nella lotta per ambienti di lavoro sicuri e adeguati dispositivi di protezione individuale, e nelle difficoltà di coloro che sono lasciati a casa con un futuro incerto, deve crescere la coscienza della necessità di lottare per superare questa società divisa in classi.

Contro le ideologie da “unità nazionale” tra sfruttati e sfruttatori.

Il virus globalizzato mette inoltre in chiaro l’inconsistenza delle prospettive di autonomie locali/localistiche, e delle scorciatoie “sovraniste”.

L’unica strada è quella internazionalista, dell’unione tra i proletari di tutto il mondo.

S.I. Cobas


Salvare il proprio capitalismo

Lo stato dell’imperialismo americano vara (bipartisan) un nuovo pacchetto di sussidi anti-pandemia, valore 90 miliardi di $.

Si tratta del sostegno economico al sistema sociale capitalista della maggiore potenza mondiale, la cui preminenza è messa a rischio dalla Cina, dove l’economia è già ripartita dopo la crisi innescata dalla pandemia Covid. 

Dopo decenni di proclami sui vantaggi del liberismo, su una sorte di sana selezione “naturale” che il liberismo opererebbe nei confronti delle imprese permettendo di sopravvivere solo a quelle “sane”, ora gli stati capitalisti, compresi quelli europei (e quello italiano) tornano in campo in modo eclatante a svolgere la loro funzione di ancora di salvataggio delle rispettive borghesie. 

Salvataggio dal rischio di non riuscire a riprendersi dalla crisi pandemica che si trasformerebbe in crisi strutturale, dal rischio di soccombere alla concorrenza degli avversari, ma anche dal rischio di forti movimenti di protesta sociale che potrebbero mettere in discussione la sopravvivenza dell’intero sistema.

Si comprano cioè, almeno temporaneamente, il consenso politico anche di vasti strati di lavoratori, mistificando questa operazione come solidarietà sociale nazionale.  

Gli stati del capitalismo sono storicamente sempre intervenuti in caso di crisi per garantire questa sopravvivenza; l’esperienza storica ha loro insegnato le varie modalità e come provvedere in tempi più rapidi. 

Ma se oggi essi utilizzano l’arma finanziaria, domani non avranno alcuna remora morale a ricorrere alle armi belliche… 

Le guerre, al primo posto le due guerre mondiali dello scorso secolo, hanno svolto egregiamente tale funzione. 

Gli stati, commissionando investimenti per la distruzione di vite e ricchezza sociale, hanno  assicurato profitti ad una serie di settori industriali.

La distruzione ha a sua volta fornito la necessità degli investimenti per la ricostruzione… in un ciclo infernale e disumano.

Un’altra breve considerazione sull’arma finanziaria impugnata dagli stati: quel denaro da dove proviene?

Dallo sfruttamento dei lavoratori in patria e in tutto il mondo, dalla repressione di miliardi di esseri umani dei paesi più arretrati, da parte di una piccola minoranza di borghesi privilegiati. 

Pecunia non olet?

Al contrario, il denaro è solo il travestimento apparentemente inodore di un sistema marcio.

G. L.


NUOVO PACCHETTO ANTI-COVID DA 900 MILIARDI DI $

[Fonte: WSJ, 27.12.2020 – Traduzione a cura di: G. L.]

Ieri (27 dic. 2020), il presidente americano uscente Trump ha firmato un nuovo pacchetto di aiuti anti-pandemia, valore 900 miliardi di $.

La scorsa settimana, dopo che la legge era già passata al Congresso con un sostegno bipartisan, si era opposto chiedendo che i pagamenti diretti già previsti per ogni americano adulto e per ogni bambino fossero aumentati dai precedenti 600 a 2.000 dollari mensili.

Cosa contiene il nuovo pacchetto di aiuti anti Covid-19

Assegni per posta: 166 miliardi di dollari in nuovi pagamenti diretti fino a 600 dollari per adulto e bambino, per coloro che guadagnano fino a 75.000 dollari all’anno e 1.200 dollari per coppie che guadagnano fino a 150.000 dollari all’anno. La legge estende i pagamenti diretti alle famiglie miste.

Sussidi di disoccupazione: 300 dollari in aggiunta a settimana per alcuni beneficiari di disoccupazione, con un’estensione della copertura ai lavoratori autonomi, ai “lavoratori della gig economy” e ad altri in situazioni non tradizionali.

Un sussidio per il Servizio Postale degli Stati Uniti: il prestito (approvato lo scorso marzo) di 10 miliardi di dollari in finanziamenti diretti per le Poste americane (USPS), è trasformato in un prestito a fondo perso.

284 miliardi di dollari di prestiti governativi per il pagamento di dipendenti, con questa tranche viene estesa la platea delle organizzazioni no-profit e le emittenti televisive e radiofoniche che vi possono accedere; sono stanziati 15 miliardi di dollari per le trasmissioni in diretta, le sale cinematografiche indipendenti e le istituzioni culturali e 20 miliardi di dollari per le sovvenzioni specifiche per i disastri.

Ritorno a scuola: 82 miliardi di dollari per college e scuole, compresi gli adeguamenti del sistema di riscaldamento e raffreddamento per limitare la trasmissione dei virus e per riaprire le scuole, e 10 miliardi di dollari per l’assistenza all’infanzia.

Comprende 54,3 miliardi di dollari per le scuole K-12 (a indicare gli ordini di scuola
dalla materna alla 12 a classe) e 22,7 miliardi di dollari per l’assistenza all’infanzia a
livello di istruzione superiore: 10 miliardi di dollari per garantire l’assistenza all’infanzia alle famiglie e per aiutare i fornitori di servizi di assistenza all’infanzia a coprire i costi relativi alla sicurezza in caso di pandemia.

Una nuova agevolazione fiscale per le spese dei pranzi di lavoro, soprannominata detrazione dei “tre martini”. Fine della fatturazione medica a sorpresa: i pazienti assicurati devono pagare solo le spese in rete quando in caso di emergenza devono ricorrere a un fornitore di servizi medici non coperto dalla loro rete.

Aiuto per l’industria dei trasporti: 45 miliardi di dollari per gli aiuti ai trasporti,
di cui 15 miliardi di dollari alle compagnie aeree passeggeri americane come aiuto i
salari, 14 miliardi di dollari per i sistemi di transito, 10 miliardi di dollari per le
autostrade statali, 2 miliardi di dollari per gli aeroporti, 1 miliardo di dollari per gli
appaltatori delle compagnie aeree e 1 miliardo di dollari per la ferrovia passeggeri
Amtrak.

25 miliardi di dollari di aiuti per l’affitto e il pagamento delle utenze per coloro che rischiano lo sfratto, e proroga della moratoria sullo sfratto fino al 31 gennaio.

Gli Stati riceveranno un minimo di 200 milioni di dollari di aiuti.

30 miliardi di dollari per sostenere l’approvvigionamento e la distribuzione del vaccino, “assicurando che sia gratuito e distribuito rapidamente a tutti.

Contro la fame: 13 miliardi di dollari per l’assistenza alimentare, compresi ulteriori finanziamenti per le banche alimentari e i programmi di nutrizione per gli anziani, l’accesso degli studenti universitari al programma di assistenza nutrizionale supplementare del governo federale.

Aziende agricole: ulteriori 13 miliardi di dollari per pagamenti diretti, acquisti e prestiti ad agricoltori e allevatori.

I coltivatori di mais, soia e grano riceverebbero circa 5 miliardi di dollari per pagamenti supplementari di 20 dollari per acro.

Erano già previsti sussidi record per l’agricoltura, pari a circa 50 miliardi di dollari nel 2020, pari a oltre un terzo del reddito di quest’anno degli agricoltori statunitensi.

Sarebbero fino a 3 miliardi di dollari in pagamenti diretti stanziati per gli allevatori e i produttori di latte costretti a disfarsi di bovini e pollame a seguito della chiusura dei macelli a causa della crisi COVID-19.

Nuove borse di studio per le rette universitarie, che riguarderebbero 500.000 nuovi beneficiari.

Accesso a Internet: 7 miliardi di dollari per ampliare la possibilità di accesso alla banda larga, tra cui 1,9 miliardi di dollari per sostituire le apparecchiature di telecomunicazione che presentano rischi per la sicurezza nazionale e 3,2 miliardi di dollari per un nuovo programma di sussidi temporanei per facilitare l’accesso alla banda larga agli americani a basso reddito.

Alleanze globali contro i virus: 4 miliardi di dollari per l’alleanza internazionale per il vaccino Crediti d’imposta potenziati per: incoraggiare la costruzione di alloggi per le famiglie a basso reddito, le imprese a mantenere a libro paga i dipendenti, i datori di lavoro a retribuire i congedi per malattia e per i lavoratori a basso reddito.
Imprese di proprietà delle minoranze etniche: 12 miliardi di dollari per le imprese di proprietà delle minoranze e per le piccolissime imprese che hanno avuto difficoltà ad accedere ai finanziamenti previsti dal Payroll Protection Program (Programma di tutela per le buste paga).