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[FEDEX] Continua lo stato di agitazione nazionale dei lavoratori Tnt per riapertura sito di Piacenza e reintegro dei licenziati

Continua senza sosta lo stato di agitazione nazionale in Fedex-Tnt.

Ieri sera ancora fermi l’hub internazionale di Peschiera Borromeo (MI) e il deposito semiclandestino di San Giuliano Milanese (MI), nonostante su quest’ultimo siano ricomparse in forza le truppe mercenarie di bodyguard al soldo dei padroni americani.

Stasera di nuovo bloccato il sito di Peschiera e agitazioni sono in corso su tanti altri magazzini d’Italia.

FedEx è restia ad ammettere pubblicamente le ingenti perdite registrate questa settimana a seguito degli scioperi e continua ad ostentare sicurezza ad arroganza, grazie anche alla complicità e al sostegno servile della CGIL.

Ma i fatti stanno dimostrando che FedEx, con la scelta spregiudicata di chiudere il sito di Piacenza mettendo per strada più di 300 famiglie, si è avventurata in una guerra di lunga durata in cui ha tutto da perdere e niente da guadagnare, differentemente da chi, una volta perso il lavoro, non ha più nulla da perdere…

Siamo in attesa che nelle prossime ore ci arrivi notizia della convocazione di un tavolo presso il ministero del lavoro a Roma.

Il governo italiano non può fare orecchie da mercante e consentire che una multinazionale venga in Italia a dettar legge, stravolgendo le relazioni sindacali e licenziando a proprio piacimento, fuori e contro ogni normativa vigente in tema di tutela dei lavoratori.

Lo abbiamo detto e lo ribadiamo ancora una volta: FedEx potrà riprendere le proprie regolari attività in Italia solo se i padroni avranno la saggezza e il senso di responsabilità di riaprire il sito di Piacenza e fare tornare tutti i facchini al loro posto di lavoro.

Toccano uno – toccano tutti.

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