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[NAPOLI] Tecnici, caos, traffico in tilt nella città: una responsabilità istituzionale. Continua la lotta dei disoccupati per salario e lavoro

TENSIONI, CAOS, TRAFFICO IN TILT A NAPOLI:

UNA RESPONSABILITA’ ISTITUZIONALE!

La mole di denunce, multe, notifiche e processi, il tira e molla ed il gioco delle tre carte tra Governo, Regione, Comune, Città Metropolitana e Prefettura per qualcuno può frenare il movimento dei disoccupati, la giornata di ggio ha dimostrato esattamente il contrario.

Più ci attaccate, più ci rafforziamo.

Dalla mattina numerosi cortei, blocchi ed iniziative di lotta hanno invaso la città:

La giornata è iniziata prima fuori la sede dell’Agenzia Interinale Adecco, protagonista della fornitura della forza lavoro precaria per coprire i vuoti di organico nell’Azienda Partecipata del Comune di Napoli, Asia, che si occupa di smaltimento dei rifiuti urbani.

Una situazione che segnalammo già il 1 Aprile dopo la cui iniziativa di lotta ci sono state notificate quasi 20 denunce amministrative per un ammontare fino a 80.000 euro di richiesta di risarcimento per quello che hanno considerato come una manifestazione non autorizzata e blocco stradale.

In vari gruppi i disoccupati si sono mossi in corteo da Piazza Borsa: da Via De Pretis a Gasperi, da Via Marina a Via Acton, fino a Piazza Plebiscito.

In mattinata era previsto un ulteriore incontro in Prefettura che abbiamo ritenuto una presa in giro alla quale era inutile partecipare: oramai la nostra situazione la conoscono anche le pietre.

Dopo i vari incontri istituzionali sui vari livelli, enti istituzionali e di tutti i tipi, abbiamo recentemente ottenuto gli incontri con il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando ed il Presidente della Camera, Roberto Fico nei quali era emersa la disponibilità e l’impegno di chiamare e interloquire con le istituzioni ed enti locali, sentendo la Prefettura di Napoli per convocare il tavolo interistituzionale necessario per dare risposte e soluzioni concrete per la formazione, progettualità e lavoro per la nostra platea in relazione ai progetti di pubblica utilità.

Da troppo tempo continuano a fare il gioco dello scaricabarile, quando la realtà evidentemente è che manca la volontà politica nel volersi assumere la responsabilità di dare risposte ad una lotta che oramai dura da troppi anni.

Dopo che i vari gruppi sono confluiti a Piazza Plebiscito, una delegazione è salita in Prefettura per incontrare il Vice Prefetto.

Contemporaneamente, ritenendo non sufficienti le informazioni e quanto emergeva dall’incontro, tutti i disoccupati hanno prima invaso la Galleria Umberto salendo sulle impalcature dei lavori in corso poi all’altezza del Maschio Angioino centinaia di poliziotti si sono schierati ed hanno fronteggiato centinaia di disoccupati che non hanno fatto un solo passo indietro.

La giornata si è conclusa quando il Prefetto ha concordato con la delegazione l’incontro per Martedì prossimo, entro la cui data si faranno tutti i passaggi necessari con le istituzioni romane e locali per poterci dare le informazioni necessarie alla convocazione.

Contemporaneamente i disoccupati hanno chiesto un incontro con il Partito Democratico, forza politica che esprime l’attuale Ministro del Lavoro, per un incontro che sia funzionale a ricordare ad Andrea Orlando gli impegni assunti.

La crisi sanitaria ed economica nella nostra città non fa altro che raccogliere attorno al nostro movimento centinaia di proletari che rivendicano lavoro e salario.

Per tale motivo in tutti i modi provano ad eliminare questa esperienza.

Ci stanno provando con la repressione a togliere il nostro movimento dalle strade ma non ci riusciranno.

Noi non ci fermeremo, neanche un secondo: continueremo senza sosta, senza tregua, senza padroni.

LAVORO O NON LAVORO: DOBBIAMO CAMPARE!

Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”