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[GENOVA] Contro la repressione: solidarietà ai lavoratori del porto sgomberati dalla polizia dal varco Etiopia

CONTRO LA REPRESSIONE,

SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI DEL PORTO DI GENOVA

SGOMBERATI DALLA POLIZIA!

Stamane all’alba l’intervento delle “forze dell’ordine” ha posto fine al presidio contro l’obbligo di green pass al varco Etiopia del porto di Genova.

Uno dei presenti è stato ammanettato e portato in questura con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

Condanniamo con forza questo atto repressivo ed esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori portuali di Genova, attaccati nonostante l’operatività dello scalo non fosse in discussione, così come abbiamo fatto con quelli di Trieste.

Anche a Genova, come a Trieste, l’azione delle forze repressive serve a sottolineare che governo e padroni sono sempre meno disposti a tollerare azioni che mettano in discussione, anche solo potenzialmente, la produzione di valore e di profitto.

Per esecutivo e Confindustria, i lavoratori devono solo chinare la testa, farsi sfruttare e accettare di essere cacciati via quando non servono più a gonfiare i portafogli di loro signori.

Gli stessi padroni che ammazzano tre operai al giorno per incrementare la produttività e “agganciare la ripresa”, si atteggiano a garanti della sicurezza sul lavoro quando si tratta di imporre un certificato verde, sostanzialmente inutile sul piano sanitario, ma utilissimo per dividere i lavoratori, ricattarli ancora di più, privarli del loro salario.

Nel ribadire la nostra solidarietà e la partecipazione alla lotta di quei lavoratori che da giorni, non solo organizzati col Si Cobas ma anche spontaneamente, sono scesi in lotta per ottenere tamponi pagati dalle aziende e rilanciare la necessità di una lotta senza quartiere per salute e sicurezza nei posti di lavoro, ribadiamo che continueremo la nostra battaglia e impediremo con forza che essa venga strumentalizzata da chi se ne serve per tentare di deviarla nel pantano dell’”antivaccinismo militante”.

Il nostro impegno, fuori e contro ogni negazionismo e vaneggiamento no-vax, è teso invece a unificare tutti i lavoratori, inquadrando la battaglia contro il green pass nella più generale opposizione di classe ai licenziamenti, al carovita, alla crescita dello sfruttamento e alle politiche di macelleria sociale del governo Draghi.

Si Cobas Genova