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[TORINO] I lavoratori contro il ricatto del “green pass”: creare un coordinamento, per organizzarci su una piattaforma larga

Lavoratori Ge Avio, Pirelli, Carrefour, Gtt, Stellantis, Gallina, Iveco, scuola, Asl, Comune e Regione: avanti verso un Coordinamento dei lavoratori contro il ricatto del “green pass”, per sostenere le azioni dentro e fuori i luoghi di lavoro allargando la partecipazione ad altri settori e con una piattaforma ampia: dalla revoca del “green pass” ai tamponi a carico dell’azienda, dal pagamento delle giornate perse perché sospesi dal lavoro e dalla retribuzione alla fine di ogni violenza contro i lavoratori in sciopero.

Ricatti, bassi salari, licenziamenti, carovita, sicurezza, precarietà e repressione: per rispondere all’attacco di governo Draghi e padroni contro tutti i lavoratori, organizziamoci come lavoratori a partire dalla creazione da un Coordinamento delle realtà aziendali che hanno oggi partecipato a questa prima mobilitazione di piazza.

Uniti si vince!

22 ottobre

S.I. Cobas Torino


APPELLO CONTRO IL RICATTO

DEL “GREEN PASS”

All’attenzione della Prefettura di Torino

Dall’entrata in vigore il 15 ottobre dell’obbligo di presentazione del “green pass” per poter accedere ai luoghi di lavoro, come lavoratori chiediamo un incontro urgente con il Prefetto per:

  • il ritiro immediato del DL 127/2021 e la revoca dell’obbligo del “green pass” sui luoghi di lavoro, quale strumento discriminatorio – come anche configurato dal diritto italiano ed europeo.
  • il rispetto della sicurezza sul luogo di lavoro, anche con tamponi a carico delle aziende durante l’orario di lavoro – come pure previsto dall’art. 15 Dlgd 81/08: “Le misure relative alla sicurezza, all’igiene ed alla salute durante l’orario di lavoro non devono in nessun caso comportare oneri finanziari per i lavoratori” – istituendo un presidio medico-sanitario atto a somministrare gratuitamente a tutti i lavoratori che ne facciano richiesta il test rapido per l’accertamento di positività al virus SARS-CoV2 (idoneo a permettere il regolare svolgimento dell’attività lavorativa) o, qualora ciò si rendesse impossibile per verificabili problemi di carattere organizzativo, attraverso la copertura economica del costo del tampone con test da effettuarsi presso un congruo numero di strutture esterne adeguatamente accessibili e tempestivamente indicate; altresì implementando il controllo del rispetto di tutte le misure di sicurezza già previste dalla normativa vigente e dai protocolli sanitari in essere (distanziamento, Dpi, sanificazione, ecc…).
  • il pagamento delle giornate perse ai lavoratori a cui è stato rifiutato l’ingresso in azienda, per evitare ulteriori difficoltà economiche alle famiglie interessate.
  • cessare ogni forma di violenza e repressione da parte delle forze dell’ordine contro i lavoratori che protestano, come accaduto a Trieste e Genova contro i facchini del porto, a Piacenza contro i facchini Fedex e a Milano contro i facchini Unes.

Torino, 22 ottobre 2021

        Per adesione come lavoratori, di gruppo o individuale, scrivere a sicobastorino@gmail.com

           PRIME ADESIONI

Lavoratori  GS – Carrefour di Nichelino (TO)                                  

GE Avio di Rivalta (TO)  

Docks Cash & Carry di Nichelino                                  

Pirelli di Settimo Torinese

Gruppo torinese trasporti (Gtt) di Torino                       

Dott. Gallina di La Loggia (TO)                       

Stellantis Fca – meccaniche di Mirafiori, Torino      

Musei Reali di Torino – assistenza al pubblico e vigilanza Ales

Scuola – scuole primarie e secondarie di Torino     

Non possiamo rimanere isolati, ognuno nelle proprie realtà di lavoro, se vogliamo dare una risposta adeguata al governo Draghi contro il “green pass”, il carovita, i bassi salari ed i licenziamenti

ORGANIZZIAMOCI CREANDO UN  “ COORDINAMENTO DEI LAVORATORI ”

PER METTERE INSIEME LE FORZE PER DARE UNA RISPOSTA ADEGUATA