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[NAPOLI] Dal Movimento dei disoccupati “7 novembre”: il 13/11 manifestazione nazionale contro disoccupazione e repressione

GIÙ LE MANI DA CHI LOTTA!

Napoli, piazza Garibaldi

Sabato 13 Novembre – ore 14

Rispondiamo alla repressione e alla accusa di associazione a delinquere con una manifestazione nazionale di solidarietà e lotta (vedi qui).

Saremo in piazza assieme a tutti/e quegli sfruttati e quelle sfruttate che ogni giorno smascherano la politica reazionaria di Confindustria e del governo Draghi lottando sui posti di lavoro, nei quartieri, nelle scuole e nelle università.

Per un fronte unico di classe da contrapporre al fronte unico dei capitalisti che governa il paese .

Giù le mani da chi lotta!

Uniti/e vinciamo.

https://www.facebook.com/disoccupati7novembre/videos/556266075477524

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VERSO LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE

GIÙ LE MANI DA CHI LOTTA, UNITI/E VINCIAMO!

Molti giornalisti hanno scritto che avremmo fatto irruzione a Piazza Plebiscito, con conseguenti tafferugli con la polizia dopo ripetuti blocchi della viabilità, mentre era in corso un incontro tra Governo ed enti locali per la Whirpool.

Ci troviamo per questo a dover precisare che l’incontro di ieri in Prefettura è stato fissato a seguito di numerose iniziative di lotta negli ultimi mesi per dare continuità al tavolo interistituzionale che i disoccupati di Napoli avevano strappato.

Se il movimento dei disoccupati ha deciso di arrivare in forza fino a sotto la Prefettura a seguito di un corteo determinato e conflittuale è perché ancora una volta i vari enti istituzionali non ci garantivano la partecipazione di tutti gli attori che necessariamente devono essere presenti al tavolo, in particolare la Regione Campania.

Per tale motivo, ribadendo la nostra solidarietà e vicinanza agli operai della Whirpool licenziati, abbiamo necessità di chiarire tale dinamica.

Ribadiamo la nostra volontà a lavorare per la massima convergenza di tutte le lotte proletarie della città.

Domani indicheremo l’appuntamento per l’assemblea cittadina settimanale con tutti i disoccupati e le disoccupate per socializzare i termini dell’incontro avuto ieri in Prefettura.

Nelle prossime giornate, nel costruire al meglio la mobilitazione nazionale di Sabato 13 Novembre alle 14 a Piazza Garibaldi, saremo presenti intervenendo ad alcune assemblee importanti in altre città.

A Bologna per l’assemblea con i lavoratori combattivi indetta dal Si Cobas Lavoratori Autorganizzati

A Roma con i movimenti di lotta per la casa dei Blocchi Precari Metropolitani

A Firenze con gli operai del Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

Ci vediamo tutti in piazza!

VOGLIAMO IL PANE E LE ROSE!

Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre

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AI LAVORATORI E LAVORATRICI DELLA WHIRPOOL DI NAPOLI

Vi scriviamo sapendo bene che a 321 di voi stanno arrivando le lettere di licenziamento, conosciamo la vostra lotta ed il sacrificio dei tanti operai ed operaie.

Si sono alternati ben 3 governi, quindi ben 3 Ministri dello Sviluppo economico (Di Maio – M5S, Patuanelli – M5S, Giorgetti – Lega) fino alle ultime promesse sul fatto che l’attuale governo avrebbe garantito la continuità occupazionale probabilmente con un consorzio tra imprese private ed Invitalia. Ed ora sono in arrivo le lettere di licenziamento lasciandovi con la Naspi.

La vertenza Whirlpool è emblematica: è la fotografia di un sistema capitalistico dove contano solo i profitti, dove i Ministeri di un governo sono niente dinanzi ai padroni di una multinazionale e dove il ruolo dei sindacati confederali negli anni si è svelato.

Dinanzi a tutto questo è impossibile pensare che ognuno si salvi da solo.

Noi siamo disoccupati organizzati di Napoli, molti ex licenziati, e vi scriviamo perché ci riconosciamo nella lotta dei lavoratori e delle lavoratrici, convinti di essere solo lavoratori inoccupati, perché siamo convinti che non ci può essere una risposta alle centinaia di aziende in crisi e di licenziamenti, perché l’unica possibilità che abbiamo è convergere nelle lotte, unendo tutti i lavoratori, disoccupati, licenziati o meno in un unico fronte di lotta che vada oltre la collocazione sindacale o di categoria dalla FedEx alla GKN, dall’Alitalia alla Whirpool.

Perché ovviamente bisogna portare avanti la propria vertenza ma nello stesso tempo bisogna costruire uno spazio di convergenza, organizzazione ed unità affinché non possano dividerci tra mille tavoli di trattativa per rendere più lunga la nostra agonia.

Napoli può essere l’epicentro di questa unità, un indicazione chiara ai milioni di lavoratori e lavoratrici, disoccupati e disoccupate.

Domani avremo un incontro anche noi con il Governo e gli enti locali, sappiamo che sarete in piazza anche voi e troveremo le formule per fare della vostra lotta la nostra lotta.

Siamo disponibili a qualsiasi supporto alla lotta se da voi richiesto.

Vi invitiamo per questo alla mobilitazione del 13 Novembre a Napoli convocata in Solidarietà ai tanti in lotta per il salario ed il lavoro e colpiti dalla repressione e criminalizzazione dello sciopero e delle lotte.

Il concentramento sarà alle 14:00 a Piazza Garibaldi e vi inviamo a prendere parola, per partecipare con il vostro striscione e la vostra lotta.

Con gli operai e le operaie della Whirpool di Napoli.

Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”


UNITI VINCIAMO

Il 13 novembre tutti/e a Napoli!

Manifestazione contro governo Draghi e Confindustria

APPELLO PUBBLICO!

Aderisci, sostieni, partecipa!

La crisi pandemica e la gestione dell’emergenza sanitaria hanno palesato, una volta di più, le priorità del sistema di sfruttamento capitalistico.

Il governo italiano ha subordinato la salute e la sicurezza agli interessi del profitto e del mercato sin dall’inizio della diffusione del Covid 19 obbedendo servilmente ai diktat di Confindustria.

I risultati di questa gestione criminale sono sotto gli occhi di tutte e tutti: le 132 mila vittime che ad oggi si contano in Italia sono il risultato della totale inadeguatezza e del carattere caotico delle misure sanitarie di contenimento dei contagi in un paese con un sistema sanitario pubblico devastato da decennali politiche di privatizzazioni e tagli degli investimenti, del personale lavorativo e dei servizi socio-sanitari sul territorio.

Lo Stato e i padroni, come sempre accade, hanno provato e stanno provando in tutti i modi a disconoscere le proprie responsabilità in questo disastro.

Misure come il “green pass” sono la foglia di fico dietro cui nascondere le proprie responsabilità, misure ipocrite e inutili che non agiscono sulle criticità sistemiche, ma utilissime per i padroni che sono autorizzati a ridurre ulteriormente i costi della sicurezza nei luoghi di lavoro, eliminando sanificazioni, tamponi, mascherine, igienizzante, ecc..

Il possesso del “green pass” vincola l’accesso a servizi essenziali e diritti fondamentali, dal diritto al lavoro e al salario, dai treni alle università, diventando nei fatti una fonte di discriminazione e divisione, in particolare, tra i lavoratori nei luoghi di lavoro, un altro strumento di ricatto nelle mani dei padroni e di produzione di lavoro al nero.

Nel frattempo assistiamo al netto peggioramento delle condizioni di vita per milioni di sfruttati e sfruttate dopo questi lunghi mesi di emergenza socio sanitaria tutt’altro che finita.

Licenziamenti sempre più numerosi, una precarietà dilagante, tassi reali di disoccupazione alle stelle: milioni di lavoratori e lavoratrici sono spinti verso la povertà e un’insicurezza insostenibile anche perché aumentano i prezzi e il costo degli affitti, e il governo Draghi ha dato il via libera all’aumento delle bollette e agli sfratti. Mentre nelle fabbriche e negli altri luoghi di lavoro gli operai e i salariati vengono spremuti all’estremo con orari di lavoro intensi e interminabili, che sono la prima causa dell’epidemia di morti sul lavoro, e mentre il governo Draghi di fatto porta ad oltre 70 anni l’uscita dal lavoro degli attuali precari, con pensioni ancora più da fame di quelle attuali. 

Dei primi, importanti segnali di risposta a questa aggressione capitalistica e statale alle nostre vite e alla nostra dignità, che viene anche dalle istituzioni dell’Unione europea, ci sono stati un po’ in tutta Italia: innanzitutto la irriducibile lotta contro il gigante multinazionale FedEx dei facchini della logistica organizzati con il SI Cobas, la forte resistenza ai licenziamenti degli operai della Gkn, dei dipendenti dell’Alitalia, etc., lo sciopero unitario del sindacalismo di base dell’11 ottobre, gli scioperi operai e dei porti contro il “green pass” il 15 ottobre, le iniziative dei movimenti per la giustizia climatica, per il diritto all’abitare, per la difesa dei territori, la tenace azione di lotta organizzata del Movimento dei disoccupati napoletani 7 novembre, etc.

È arrivato il momento di fare un ulteriore passo avanti nel senso della estensione e organizzazione delle lotte.

La lotta contro il governo Draghi va sottratta alla dannosa concentrazione intorno al “no al green pass” e chi se ne frega di tutto il resto, e deve dispiegarsi con ancora maggiore forza su tutto il fronte della politica economica, sociale, “ecologica”, amministrativa, e repressiva del governo. Già perché, se si denuncia l’intervento della polizia contro la piazza di Trieste (con la assurda, secondo noi, richiesta di “scuse”), che dire, allora, dei colpi sistematici dati sia dagli apparati dello stato che dalle squadracce di mazzieri al soldo dei padroni (con dentro anche i fascisti) contro le lotte della logistica, contro gli operai di Prato, i lavoratori Alitalia, il movimento No Tav? E che dire dei fogli di via, delle denunce, multe, minacce di ritiro dei permessi di soggiorno ai proletari immigrati in prima fila nelle lotte, e dell’accusa di associazione a delinquere per i disoccupati organizzati di Napoli?

Occorre smascherare la politica reazionaria di Confindustria e del governo Draghi continuando a mobilitarsi, organizzandosi, moltiplicando le lotte operaie e di tutti gli sfruttati e le sfruttate, e solidarizzando con esse.

Per un fronte unico di classe da contrapporre al fronte unico dei capitalisti che governa il paese.

Per queste ragioni, come ulteriore momento di mobilitazione unitaria in continuità con il percorso dello sciopero generale dell’11 ottobre invitiamo tutte le realtà interessate a partecipare alla riunione organizzativa il 29 a Roma prima della mobilitazione del 30 contro il G20 a Roma.

Verso la mobilitazione di Napoli

13 Novembre

Piazza Garibaldi – ore 14:00

Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”