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[NAPOLI] I disoccupati: Natale di fuoco, senza lavoro. La polizia carica: fermi e rappresaglia in centro

CARICHE, FERMI E RAPPRESAGLIA A NAPOLI!

Centinaia di lavoratori e disoccupati invadono le vie dello Shopping, criticando l’assurda gestione governativa del Covid e rivendicando i propri bisogni.

CARICHE E RIPETUTE, DA PLEBISCITO A VIA ROMA,

FERMI ED IDENTIFICAZIONI.

Dopo aver consegnato simbolicamente pacchi regalo al Governo Draghi, la risposta della polizia insensata è stata questa:

LICENZIAMENTI, DISOCCUPAZIONE, CAROVITA, MORTI SUL LAVORO, BOLLETTE ALLE STELLE!

QUESTO NATALE LO FESTEGGIANO SOLO I PADRONI!

6,9 milioni di euro: è questa la cifra per la buona uscita di Gubitosi, manager della TIM, quanto un operaio guadagna in 350 anni.

Tutto versato entro Gennaio 2022 mentre noi campiamo senza un futuro, un salario garantito, per lo più lavoro nero, con stipendi arretrati, mensilità non pagate, senza contratti regolari, con i TFR fermi e non versati dal 2014.

Basta questo per capire come non siamo mai stati sulla stessa barca ancor di più a Natale.

Un Natale dopo due anni di gestione politica e mediatica caotica e criminale della pandemia.

Siamo dinanzi ad un nuovo incremento dei contagi e delle terapie intensive a dimostrazione che il vaccino da solo non basta, che il Green Pass è uno strumento che ha nulla a che vedere con la tutela della salute nei luoghi di lavoro ma che consente ai padroni di non rispettare le minime misure di sicurezza, che non possiamo andare avanti con un sistema sanitario distrutto da decenni, senza potenziare la sanità territoriale, senza rendere gratuiti i tamponi e garantire il tracciamento vero dei contagi, senza l’igienizzazione e la sanificazione di ambienti e mezzi di trasporto stracolmi, con la maggior parte della popolazione povera del mondo senza vaccini.

Nel frattempo ai lavoratori e lavoratrici, alle classi popolari, ai disoccupati di questo paese restano i licenziamenti, la precarietà, l’assenza di lavoro, il peggioramento delle condizioni di vita, l’aumento di prezzi e bollette, il lutto.

E’ questo sistema infame chiamato capitalismo che continua a mettere davanti alle nostre vite i profitti di pochi.

E sarà sempre peggio a meno che non facciamo emergere ed organizziamo la vera variante che manca all’appello: la variante rivoluzionaria fatta dagli operai, dai disoccupati, dai lavoratori autonomi che non sfruttano il lavoro altrui, dalla gioventù che è stanca di questo modello economico e sociale che ci conduce alla barbarie.

Unisciti a noi!

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22 dicembre

Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”