I SENZA VERGOGNA
Bassetti: «In primavera è verosimile raggiungere l’immunità di gregge».
E ancora: “I sanitari e altri lavoratori essenziali, se positivi ma asintomatici, devono essere esentati dalla quarantena e poter lavorare”.
Dopo due anni di annunci, controannunci, smentite e controsmentite; dopo aver spacciato i vaccini come arma miracolosa, smantellando alla radice testing e tracciamenti, e cioè le armi principali di prevenzione; dopo aver introdotto l’inutile, dannoso e persecutorio greenpass (in tutte le sue varianti) al solo fine di nascondere una gestione criminale della pandemia e di utilizzare i non vaccinati come specchietto per le allodole, ora il guru dei virologi di corte ci dice che hanno scherzato, e che per uscire dall’emergenza non solo dovremo contagiarci tutti, ma anche andare a lavorare se positivi ma asintomatici!
I costi di questa tragica pagliacciata, che ha usato i vaccini come arma di distrazione di massa per alimentare guerre fratricide tra chi è caduto nella trappola delle sterili e idiote contrapposizioni tra “pro-vax” e “no-vax”, saranno ancora una volta a carico dei proletari che dovranno lavorare anche se positivi (per ora solo nella sanità, ma a breve sarà così in tutti i settori), e se in contatto stretto con un positivo non riceveranno neanche il pagamento dell’indennità di malattia (altrimenti come la raggiungono la tanto agognata “immunità di gregge”?): se va bene, contageranno i loro colleghi per la gioia del governo e dei suoi guru; se va male andranno ad affollare ulteriormente le corsie degli ospedali e a spremere le ultime gocce di sudore di un personale sanitario nuovamente ridotto allo stremo.I padroni sentitamente ringraziano: mentre le scuole saranno costrette a chiudere, le fabbriche e i magazzini continueranno a fungere da principale vettore di contagio.
Nei fatti, l’approdo finale di quella che era stata presentata come “guerra senza quartiere al Covid” è… l’immunità di gregge sul modello- Boris Johnson/Trump/ Bolsonaro: un modello che è da sempre quello preferito da Confindustria: ricordate Guzzini, luogotenente di Bonomi, quando affermò :”Bisogna ripartire, e se poi muore qualcuno, pazienza?”.
Tirando le somme, e al netto delle gazzarre ad uso e consumo mediatico, l’approdo del governo dei “migliori” non è poi tanto diverso da quello auspicato dai tanto “odiati” negazionisti, i quali dai pulpiti delle piazze no-vax da sempre caldeggiano il “liberi tutti” quale antidoto alla “svolta autoritaria e antidemocratica”, rappresentata non certo dai padroni e dallo stato borghese (non sia mai…), bensì da “pericolosissimi” nemici (immaginari), quali tamponi, mascherine, vaccini e personale sanitario…
Mutatis mutandis, il ritornello è sempre lo stesso: il collasso degli ospedali e delle terapie intensive è il prezzo da pagare per tutelare la “libertà” (che in questa società, che lo si voglia o meno, è in anzitutto la libertà di circolazione delle merci); se muore qualcuno, pazienza!
I padroni, ancora una volta, ringraziano…
Come abbiamo evidenziato dall’inizio della pandemia, i proletari sono la vera e unica carne da macello da sacrificare in nome dei profitti.
La difesa della salute e della vita passa per la lotta senza quartiere contro un sistema capitalistico che è incapace di risolvere la crisi sanitaria perchè è il primo responsabile delle devastazioni sociali e ambientali che sono all’origine della pandemia.
Il S.I. Cobas nelle prossime settimane avvierà a partire dai luoghi di lavoro una nuova campagna generale contro il governo Draghi e la sua politica del “liberi tutti”, per l’abolizione del green pass e contro l’ipocrita, criminale e fallimentare gestione capitalistica della pandemia, a partire dalla denuncia del colpo di spugna sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e sulle quarantene, del caro-tamponi e dello sfascio del sistema sanitario.
Perché le nostre vite valgono più dei loro profitti!
Per un fronte unico di classe!
Solo la lotta paga!
9 gennaio
S.I. Cobas