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[BRT] Per i drivers un accordo storico. Aumentate le trasferte per tutti gli autisti, ora premio e limitazione delle franghigie

DRIVERS BRT:

UN ACCORDO STORICO!

Dopo che nella giornata di venerdì 18 febbraio la delegazione del S.I. Cobas delle provincie di Milano e Brescia avevano incontrato BRT e Fedit per definire gli aspetti extra salariali dell’intesa, nel pomeriggio di oggi è stato siglato l’accordo riguardante gli addetti ai servizi di trasporto (cosiddetti “drivers”) operanti in appalto per il corriere BRT.

Chiunque conosca le condizioni di estrema flessibilità e bassi salari che caratterizzano in tutta Italia questo segmento del trasporto merci, non potrà non riconoscere che si tratta di un accordo storico, perché apre anche nel settore del personale viaggiante la possibilità di ottenere conquiste e miglioramenti salariali e normativi rispetto agli angusti confini del CCNL di categoria.

L’accordo, che ha efficacia retroattiva a partire dal 1 gennaio, prevede che le trasferte giornaliere saranno riconosciute ai lavoratori nei seguenti termini:

– Fiorini e Doblò 21 euro da Gennaio 2022 che diventeranno 23 euro da Luglio 2022.

– Furgoni (patente B) 23 euro da Gennaio 2022 che diventeranno 25 euro da Luglio 2022.

– Automezzi patente C 26,80 euro da Gennaio 2022 che diventeranno 28,80 euro da Luglio 2022.

Secondo il CCNL di CGIL, CISL e UIL le trasferte dovrebbero essere di soli 5 euro per i mezzi piccoli, 10 euro per i furgoni e 21 per i mezzi pesanti.

Si è definito anche che le parti si incontreranno entro Ottobre 2022 per stabilire un premio equo per il trimestre di picco natalizio ed un premio di risultato annuale.

Come purtroppo ci dimostra la morte di un collega della filiale di BRT Bovisa precipitato da una scala, lasicurezza non è un tema secondario rispetto a quello economico.

Perciò il sindacato sta discutendo con BRT l’estensione degli accordi già in essere per il personale di handling, ovvero la tutela dei lavoratoridi fronte ad infortuni invalidanti o malattie professionali che compensi la miseria che eroga l’INAIL.

Mentre aumentano i prezzi dei beni di prima necessità (benzina, luce, gas, alimentari) la lotta per gliaumenti salariali è fondamentale, ma non riguarda solo quanto si percepisce in busta paga.

Ad esempio in caso di incidenti stradali il cui torto sia riconosciuto agli autisti secondo il CCNL si può arrivare apagare danni fino a 20.000 euro che equivalgono a 4/5 del reddito medio annuale di un lavoratore, insostanza un secondo mutuo.

E’ per questo che in trattativa abbiamo ribadito che ogni fornitore deve assicurare i mezzi con assicurazione “Casco” limitando le franchigie a carico del lavoratore ed esentandolo dal pagamentodella somma dovuta per il primo sinistro nell’arco di due anni.

Non si può pagare per lavorare, oppurelavorare nel terrore di incorrere in incidenti o infortuni.

La salute e la sicurezza sono il bene piùimportante per noi lavoratori.

Anche se le tutele sono importanti per garantire sicurezza ai lavoratori, esse non sono comunquesufficienti.

Solo con l’unità dei lavoratori e il controllo degli stessi sui ritmi di lavoro, sulla condizione deimezzi, delle strutture e dei macchinari possiamo migliorare la sicurezza e non essere carne da macello.

10 anni di lotte e di rafforzamento dell’organizzazione sindacale, ormai estesa in tutti gli angoli d’Italia,ci insegnano che ogni obiettivo è possibile.

Anche gli autisti meritano un accordo quadro di categoria,come già fatto per gli operatori di magazzino (facchini).

Siamo sulla giusta strada, e senza mobilitazioninel settore oggi non potremmo rivendicare questo successo sindacale.

La “furbizia” dell’azienda adusare sindacati complici o ad evitare accordi sindacali non va lontano davanti alla compattezza deilavoratori, e ora ne abbiamo un’ulteriore prova.

Alla famiglia del lavoratore morto va la nostra solidarietà ed il nostro sostegno.

23 febbraio

S.I. Cobas nazionale