CobasEmilia RomagnaPubblico Impiego

[TEATRO] Breve storia triste di ordinario degrado del lavoro italiano. Il caso dei lavoratori Fondazione Teatri di Piacenza

BREVE STORIA TRISTE

DI ORDINARIO DEGRADO

DEL LAVORO ITALIANO

Da due anni i lavoratori di Fondazione Teatri fanno parte del S.I. Cobas, si sono avvicinati durante il Covid chiedendo come tanti colleghi in Italia misure di sostegno.

Non solo le misure non arrivano, ma a settembre 2021 viene messo sotto il loro naso un contratto peggiorativo da un giorno per quello dopo, costringendoli a firmare.

Alla fine dello stesso, si accorgono di un’applicazione errata della “banca ore” e ci chiedono di aprire una trattativa con il Comune (datore di lavoro).

La trattativa si fa, si propone al Comune un accordo sindacale al quale la sindaca non si dice contraria, ma chiede tempo.

Negli ultimi due mesi, però, riceviamo solo dei “oggi non posso, impegni elettorali”.

Va bene, aspettiamo.

Dopo il primo turno, ancora assenteismo e addirittura ci viene detto che la responsabile è in vacanza, a trattativa aperta.

Decidiamo quindi di fare (ieri) una conferenza stampa con il quotidiano locale.

Il giornalista ci tiene un’ora facendo domande e ricostruendo minuziosamente la vicenda.

Doveva uscire il pezzo sul cartaceo di sabato.

Mi chiama il giornale 5 minuti fa dicendo che il pezzo non esce, perché potrebbe incidere sulle dinamiche elettorali del ballottaggio, e che “dovevamo muoverci prima”.

Quindi ok, se sei un operaio/a della Fondazione Teatri i tuoi diritti e il tuo lavoro sono oggetto di contesa elettorale, e il giornalismo locale certifica.

Forza Italia, avanti verso un futuro in cui ci supererà quanto a dignità dei lavoratori anche l’Afghanistan!

29 giugno

Un militante S.I. Cobas Piacenza




http://sicobas.org/2022/03/15/italia-per-la-costruzione-di-unopposizione-internazionalista-alla-guerra-in-ucraina-e-al-militarismo-fuori-e-contro-ogni-schieramento/