Cobas

[GENOVA] Vertici Uil e Cisl alla testa dell’attacco contro i lavoratori Brt in sciopero. Sul ruolo dei confederali nella logistica

ECCO IL RUOLO DEI CONFEDERALI,

DAVANTI I CANCELLI DELLA LOGISTICA!

Erano i vertici regionali di UIL Trasporti e FIT – CISL

alla testa dell’attacco di martedi notte contro gli operai BRT in sciopero a Genova.

Giovanni Ciaccio (segretario regionale della UIL Trasporti) e Massimo Proglio (dirigente storico, nonchè ex segretario generale della FIT – CISL Liguria), insieme ad altri personaggi in via di identificazione attraverso i filmati, arrivavano con diverse macchine davanti al magazzino e aizzavano alcuni crumiri fermi a causa dello sciopero a cercare il contatto fisico con gli scioperanti, con la totale connivenza degli agenti della questura presenti, che finiranno poi il lavoro iniziato dalla squadraccia confederale trascinando sul selciato a uno a uno i lavoratori in sciopero ed effettuando diverse cariche con i reparti celere.

Questi sono i metodi che FIT – CISL e UIL Trasporti mettono in campo a distanza di pochi giorni dall’aggressione di stampo mafioso perpetuata da ignoti contro i delegati BRT e il coordinatore cittadino del SI Cobas, ai quali rispondiamo con i metodi che invece contraddistinguono la nostra organizzazioni: le assemblee nei magazzini, la solidarietà tra diverse città e diverse categorie, la lotta fatta con gli scioperi e la presenza ai cancelli.

Per questo abbiamo aperto lo stato di agitazione nazionale sulla filiera BRT, per coordinare gli scioperi spontanei che si stavano estendendo a macchia d’olio in risposta all’aggressione crumira e poliziesca ai compagni di Genova.

Mentre i confederali intervengono ai cancelli solo per mettere lavoratori contro lavoratori e per impedire miglioramenti che andrebbero a beneficio di tutti i dipendenti, noi siamo pronti a batterci per avere garanzie subito per tutti i facchini e gli autisti della filiera BRT.

L’azienda dia risposte chiare subito alle richieste sollevate dalle assemblee nei magazzini in tutta Italia o dovrà vedersela con la determinazione di migliaia di operai pronti alla battaglia.

Senza risposte c’è l’agitazione!

S.I. Cobas