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[IRAN] Giù le mani dalla lotta delle donne e dei proletari iraniani. Solidarietà per una lotta generale ed internazionale

Riceviamo e pubblichiamo questo contributo dalle compagne del Comitato 23 settembre, già disponibile sulla loro pagina (vedi qui):

Giù le mani dalla lotta delle donne e dei proletari iraniani!

Altre volte abbiamo parlato di quanto può essere strumentalizzata la lotta delle donne dei paesi non occidentali, svuotata del significato politico-sociale che assume in quel tipo di contesto, piegata a giustificare la presunzione di superiorità di potenze imperialiste che non hanno mai smesso di sentirsi investite di missioni “civilizzatrici” a danno di popoli che vogliono dominare e maggiormente sfruttare.

Le forme oppressive patriarcaliste iraniane sono odiose, criminali, becera ideologia reazionaria, ma tanti cori di condanna nostrani, che si elevano dalle forze istituzionali ed anche, più o meno consapevolmente, da “movimenti” si presentano in modo da costruire il consenso di massa ad un intervento per una più salda presa imperialista, giustificata in nome della difesa delle donne, argomento già dato in pasto all’opinione pubblica nell’intervento in Afghanistan.

Noi siamo fuori da questi cori, cerchiamo di spiegare le cose nella loro complessità, a partire dal disegno capitalista di influire a proprio vantaggio sugli equilibri geopolitici medio-orientali, pur lottando innanzitutto per la fine della repressione delle nostre sorelle iraniane, dei giovani, degli operai e delle persone che si stanno mobilitando contro il regime degli ayatollah.

Una lotta che per vincere ha bisogno della solidarietà attiva di tutte le donne e gli uomini colpiti dalla guerra e dalla crisi, la cui lotta generale e internazionale è sempre più necessaria!

Comitato 23 settembre


Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa denuncia che il Comitato 23 settembre fa della squallida propaganda di “solidarietà” occidentale con le lotte delle donne e degli operai in corso in Iran da molte settimane. Per la verità, governi, mass media e igli stessi burocrati dei sindacati occidentali si sono ben guardati dall’amplificare il significato e il valore delle lotte operaie in Iran, vedendole più come un pericolo anche per loro, e tali sono, che come un’opportunità. Mentre hanno occhieggiato agli strati sociali superiori, più acculturati, della protesta delle donne iraniane, che non è affatto limitata ad essi, soprattutto per marcare, come nota il Comitato 23 settembre, la presunta superiorità della “civiltà occidentale” democratica sui “regimi autocratici” islamici. Insomma una “solidarietà” dettata in tutto e per tutto da smaccate finalità imperialiste, che non ha nulla a che vedere con la liberazione delle donne dall’oppressione patriarcale tanto tradizionale/individuale quanto moderna/collettiva

Redazione Il Pungolo Rosso

Questo opuscolo – nel quale è affrontata anche la condizione delle donne nei paesi arabi e di tradizione islamica – può essere richiesto a:  com.internazionalista@gmail.com