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[ITALIA] Solidali e “complici” con Macrì, delegato sindacale e licenziato politico del porto di Giaoia Tauro (RC). Basta ritorsioni antioperaie

SOLIDALI E “COMPLICI” CON MIMMO MACRI’

Abbiamo da poco appreso la notizia del licenziamento di Domenico Macrì, delegato sindacale sul terminal MCT di Gioia Tauro e segretario nazionale di ORSA Porti.

Abbiamo avuto modo di conoscere l’attività sindacale svolta da Mimmo in Calabria, e non possiamo che sprimere la nostra rabbia e indignazione verso un licenziamento chiaramente pretestuoso, ritorsivo e discriminatorio, poiché teso a colpire chirurgicamente chi in queste settimane ha osato mettere in discussione gli accordi-capestro che MSC vuole imporre agli operai con l’arma del ricatto e delle minacce, spacciando il tutto come “contrattazione di secondo livello” ex art. 52 del CCNL Porti.

Purtroppo, tale linea di condotta ci indigna ma non ci soprende: come SI Cobas viviamo quotidianamente sulla nostra pelle l’arroganza, gli arbitrii e lo strapotere imposti dal gruppo MSC sui terminal napoletani Co.Na.Te.Co. e So.Te.Co., che negli ultimi anni ha portato a una vera e propria guerra di sterminio nei confronti degli operai che hanno alzato la testa e scelto di aderire a un sindacato non colluso con gli interessi padronali al fine di difendere le proprie condizioni salariali e denunciare la violazione sistematica delle misure di sicurezza sul luogo di lavoro e l’utilizzo arbitrario delle autorizzazioni ex art.16 al fine di garantirsi una manodopera di serie B, sfruttata e malpagata, per bypassare l’obbligo di utilizzo delle compagnie portuali nei casi previsti dalla legge.

Il sistema di calunnie e diffamazioni adottato da MCT per licenziare Mimmo Macrì è la fotocopia nitida dei licenziamenti “disciplinari” comminati a pioggia contro gli iscritti SI Cobas dei terminal napoletani MSC e nelle aziende ex art.16 ivi operanti negli ultimi due anni: finte contestazioni d’addebito, basate su ricostruzioni dei fatti false e fantasiose, quasi sempre supportate unicamente da finte testimonianze create ad arte col supporto di “informatori” compiacenti col padrone.

Contro questo sistema, a Napoli il SI Cobas sta combattendo da anni in completa solitudine, sia con la lotta sindacale che nelle aule di Tribunale, dovendo fare i conti sia con la complicità delle sigle confederali, sia con l’omertà della stessa Autorità Portuale.

Per questo, auspichiamo che il licenziamento di Mimmo, dato il ruolo storico da egli rivestito nella difesa dei lavoratori portuali, non solo venga immediatamente ritirato, ma possa altresì rappresentare quel “fattore d’innesco” capace di ricompattare, indipendentemente dalle sigle di appartenenza, un fronte operaio organizzato e combattivo in tutti i Terminal MSC a livello nazionale, e in prospettiva nell’intero comparto Porti.

Per quanto ci riguarda, siamo pronti a sostenere tutte le iniziative di denuncia e di
mobilitazione contro i licenziamenti politici e l’attacco frontale alle libertà sindacali nei Terminal MSC.

BASTA CON LE RITORSIONI ANTIOPERAIE!

09/02/2023

I lavoratori portuali SI Cobas di Co.Na.Te.Co., Turi Transport, Culp (Porto di Napoli)
e Logiport (Porto di Salerno)

SI Cobas nazionale