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[GEODIS] Un altro tassello per la difesa dell’interesse dei lavoratori. Grazie allo sciopero, firmato accordo migliorativo

Comunicato stampa

Un altro tassello per i lavoratori di Geodis

E’ stato siglato nel pomeriggio di ieri il verbale di cambio di appalto fra S.I. Cobas, Geodis e Gi Bpo Srl (società subentrante per i lavoratori del blocco Bcd).

L’accordo, conseguenza della complessa situazione societaria che ha interessato Geodis comportando una sventagliata di cambi di appalto, prevede il mantenimento dei livelli occupazionali e degli accordi migliorativi di secondo livello stipulati dal S.I. Cobas in questi anni, costati dure lotte ai lavoratori.

Il valore del ticket-mensa rimarrà pertanto a 7 euro e così il premio di risultato a 1.200 euro annuali.

Saranno preservate le anzianità convenzionali e i livelli, oltre che il personale a tempo determinato.

Cosa non secondaria, Geodis si è impegnata a garantire il pagamento dei Tfr e delle spettanze relative alla società uscente.

Sembra assurdo, ma anche quanto faticosamente maturato dai lavoratori nel settore della logistica è a rischio in ragione dei continui cambi di appalto.

Anche il trattamento della malattia sarà riconosciuto al 100%, ed anche questo è un dato purtroppo non scontato nel settore della logistica.

Ricordiamo che Geodis è uno dei principali operatori multinazionali della logistica, coinvolta nelle inchieste avviate dalla Procura di Milano nel dicembre 2022 e che proprio in ragione di tale situazione il S.I. Cobas è impegnato da mesi in una vertenza di carattere nazionale al fine di tutelare i livelli retributivi dei lavoratori.

La vertenza ha portato nei giorni scorsi alla stipula di un accordo-quadro che prevede un percorso graduale di internalizzazioni da parte della società.

Questo, per i lavoratori del blocco Cbd, sarà l’ultimo cambio appalto: proprio in ragione dell’accordo quadro, se mai dovessero cambiare ancora datore di lavoro sarà per essere assunti direttamente da Geodis, eliminando così un livello di intermediazione.

Il messaggio che ci lanciano i lavoratori della Geodis è chiaro: piegare le multinazionali è possibile, come dimostrato la settimana scorsa con l’accordo-quadro.

Contemporaneamente, si deve continuare a battere e presidiare anche dal basso con accordi di magazzino che mantengano ed espandano le condizioni dei lavoratori.

Solo questo combinato disposto può permettere ai lavoratori del nostro paese di uscire dalla spirale che tramite i bassi salari e le recrudescenze repressive li ha condannati negli ultimi trent’anni a divenire gli ultimi in Europa per paghe e diritti.

Alla lotta!

26 maggio,

Coordinamento Provinciale S.I. Cobas


COMUNICATO STAMPA

il S.I. Cobas in sciopero su tutto il territorio nazionale

per difendere gli operai Geodis

Oggi è partito lo sciopero nazionale del S.I. Cobas in tutti gli stabilimenti Geodis.

Anche nel piacentino sono coinvolte centinaia di persone distribuite fra i blocchi “BCD”, “M”, “I” ed “H” del sito di Castel San Giovanni e i siti “Amazon” e “Conad” sempre gestiti da Geodis a Piacenza città.

Tutti i lavoratori sono in queste ore in forte apprensione per il loro futuro e per i loro salari, dopo che Geodis è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria in seguito al clamoroso scandalo che la ha vista coinvolta nel dicembre scorso.

Dal momento del subentro dell’amministrazione giudiziaria, i lavoratori stanno percependo in ritardo le loro paghe, mentre quelli che dovrebbero percepire i premi di risultato migliorativi concordati dal S.I. Cobas aspettano da ormai tre mesi senza averne ricevuta corresponsione.

Il S.I. Cobas ha intrapreso una serie di incontri con l’amministratore giudiziario e con i dirigenti nazionali di Geodis, durante i quali ha richiesto le opportune garanzie per quanto concerne continuità occupazionale, salariale ed eventuali mancanze retributive e contributive.

Ciò che si vuole scongiurare è che si ripetano fatti già visti in altre situazioni simili, come Gxo, in cui misteriosamente i lavoratori hanno visto scomparire dalla sera alla mattina i propri versamenti contributivi per colpa di storture permesse dal sistema degli appalti e unicamente imputabili alla parte datoriale.

Il S.I. Cobas ha quindi chiesto l’assunzione diretta da parte della committenza Geodis di tutti i lavoratori, al fine di prevenire il ripetersi di situazioni come quella in atto.

Geodis ha mostrato un’apertura alla proposta del S.I. Cobas, individuando in diciotto mesi la tempistica per poterla eventualmente soddisfare.

Il S.I. Cobas ha perfezionato la sua proposta con la stesura di un accordo-quadro sottoposto a Geodis due settimane fa, lasciando tutto il tempo per valutare e rispondere.

L’accordo prevederebbe un impegno alla regolarità dei pagamenti entro il 20 di ogni mese, la corresponsione dei premi di risultato maturati dai lavoratori e garanzie di copertura per eventuali mancanze di elementi contributivi e retributivi maturate dalle società appaltanti.

Quale mediazione, si sono individuati alcuni siti per partire con il processo di internalizzazione.

Il S.I. Cobas è ad oggi l’unico sindacato presente (in percentuale maggioritaria) all’interno di tutti i siti Geodis in Italia, e non avendo trovato riscontro alla propria proposta e quindi ancora nessuna garanzia per la serenità dei lavoratori che ogni giorno sudano per permettere i profitti di Geodis, si è trovato costretto ad accogliere la richiesta dei lavoratori di entrare in sciopero per tutelare i propri diritti.

Lo sciopero si sta svolgendo nel piacentino e nel pavese ma è destinato ad allargarsi se non saranno accolte le richieste del S.I. Cobas: i lavoratori on intendono riprendere l’attività senza la firma nero su bianco in calce all’accordo sottoposto a Geodis e quindi alle garanzie per il loro futuro.

Ancora una volta, il S.I. Cobas risulta essere l’unico sindacato ad intraprendere azioni di lotta per tutelare i propri iscritti, non limitandosi ad incontri e continui rimandi che fanno unicamente il gioco della parte datoriale, come costume dei sindacati confederali che non a caso sono evaporati nel momento della lotta.

Nel bolognese, grazie alla lotta condotta dal S.I. Cobas le internalizzazioni in Geodis sono già una realtà, e tale sorte gli operai sapranno costruire anche per il nostro territorio.

8 maggio,

Coordinamento Provinciale S.I. Cobas Piacenza