GE.MA. DI ARZANO:
TRA AZIENDA, COMUNE E LEGGE 146,
A PAGARE SONO SEMPRE I LAVORATORI
In queste ore ennesimo presidio fuori al Comune di Arzano dei lavoratori Ge.Ma. (raccolta rifiuti urbani), i quali da mesi attraverso il SI Cobas portano avanti una dura vertenza per chiedere l’adeguamento dei livelli, la contrattazione di secondo livello, e la regolarizzazione delle mansioni secondo il calendario di raccolta previsto dal contratto.
Il 20 giugno scorso si è svolto un rovinoso tavolo in Prefettura, in conseguenza del quale il SI Cobas, assieme alle altre OO.SS. presenti nel cantiere, ha preso atto del mancato accordo e ha proclamato uno sciopero per il prossimo 12 luglio.Tale iniziativa sindacale, già soggetta alle pesanti limitazioni della legge 146, è stata puntualmente “neutralizzata” dal comune di Arzano, il quale ha utilizzato gli espedienti messi a disposizione dagli accordi interconfederali sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali per congelare e procastinare nuovamente gli effetti dello stato di agitazione.
Di fronte ai ricatti padronali e istituzioni e all’impoverimento crescente dei lavoratori, diviene sempre più necessario per l’insieme del sindacalismo di classe attivare mobilitazioni che mettano radicalmente in discussione l’impianto delle normative anti-sciopero nei servizi pubblici essenziali, e restituiscano ai lavoratori la piena titolarità del principale strumento di contrattazione che hanno a disposizione.