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[NAPOLI] Ciao Adriano. Compagno internazionalista, operaio manutenzione stradale, lottatore contro il disagio psichico: che la terra ti sia lieve

CIAO ADRIANO

Il SI Cobas nazionale piange la scomparsa avvenuta nella serata di ieri di Adriano Coluccia, operaio della manutenzione stradale della Campania iscritto al nostro sindacato ma soprattutto militante anticapitalista e internazionalista attivo in prima fila in pressochè tutte le lotte portate avanti dal movimento proletario napoletano e nazionale negli ultimi quarant’anni.

Di Adriano abbiamo avuto apprezzare in particolare l’impegno e l’entusiasmo da lui profuso nelle iniziative di confronto e di lotta da noi promosse durante la fase pandemica assieme alle realtà del Patto d’azione e all’assemblea dei lavoratori combattivi.

Siamo fieri ed orgogliosi di aver compiuto un tratto di strada assieme a un compagno distintosi nel tempo per la sua generosità, la sua cultura, la sua umanità e in primis per la sua granitica coerenza con i valori e i principi della lotta per un mondo libero dallo sfruttamento e da ogni forma di oppressione dell’uomo sull’uomo.

Nell’esprimere il nostro cordoglio, ci stringiamo attorno ai suoi familiari e ai compagni napoletani.

Grazie di tutto, Adriano.

Che la terra ti sia lieve.

Di seguito, il ricordo dei compagni del coordinamento provinciale di Napoli:

“Dopo più di un mese di ricovero in ospedale, con grande dolore abbiamo appreso che stasera il compagno Adriano Coluccia ci ha lasciato.

Adriano è stato per decenni una bandiera delle lotte per il lavoro a Napoli, ma anche un compagno attivo a trecentosessanta gradi nel movimento anticapitalista.

Dopo aver conquistato, solo 4 anni fa e dopo una lunga e dura lotta, l’impiego come operaio nella manutenzione stradale, ha aderito con convinzione al SI Cobas ed è rimasto legato fino all’ultimo alla nostra organizzazione, che amava definire “la sua casa naturale, in linea con la sua lunga militanza di classe e internazionalista”.

Ma Adriano, soprattutto negli ultimi anni, era anche conosciuto per la sua febbrile attività di denuncia del disagio psichico e delle forme di controllo e oppressione esercitate dallo stato borghese e dalla psichiatria ufficiale.

Con Adriano perdiamo un pezzo di storia del movimento di classe degli ultimi decenni, e in casi come il suo si tratta di una perdita davvero incolmabile.

Ma il suo ricordo e il patrimonio di esperienza da lui trasmessa e tramandata nelle nuove generazioni continueranno a vivere nelle nostre lotte.

Ciao Adriano, che la terra ti sia lieve.

SI Cobas Napoli e Caserta