ANTICIPI CONTRATTUALI
IL GOVERNO SI TRAVESTE DA BABBO NATALE
Chiaro che, non si tratta di un regalo per i dipendenti pubblici ma, somme dovute e stanziate per il rinnovo contrattuale.
Con il decreto anticipi approvato insieme alla legge di bilancio, viene anticipata l’erogazione di due miliardi.
I lavoratori nella busta paga di dicembre (così dicono le loro tempistiche) troveranno questo anticipo di contratto.
Per sapere la somma spettante, per esempio, di un lavoratore della sanità, bisogna prendere in considerazione il valore Ivc indennità vacanza contrattuale (voce della busta paga) moltiplicarlo per 13 mensilità, la cifra ottenuta moltiplicata per il valore 6,7(aumento contrattuale stimato)
Esempio: IVC 10 euro 10×13= 130 euro x 6,7 = anticipo 871 euro.
Per i lavoratori in servizio tutto l’anno a tempo pieno non ci saranno problemi di quantificazione, sarà più complicato se il dipendente è stato assunto durante l’anno o al limite il 1 ° dicembre 2023.
In questi casi la somma andrà parametra al periodo lavorato nell’anno?
Stesse considerazioni andranno fatte nel caso si sia usufruito di aspettative non retribuite.
Ribadiamo che, quel piccolo mucchietto che dovrebbe essere erogato a dicembre, sarà considerato come parte già corrisposta dei futuri incrementi contrattuali.
Nel momento in cui scriviamo non è ancora chiaro se i lavoratori dei Comuni e Regioni riceveranno gli anticipi.
Vista la scarsità di risorse destinata ai rinnovi contrattuali, gli anticipi sono solo una carta propagandistica del governo che ha deciso per un grasso natale, la befana, Pasqua e successive… saranno magre.
Il lavoro pubblico da tanti anni ha subito costanti penalizzazioni, i salari dei lavoratori hanno perso costantemente punti dell’indice dei prezzi al consumo per i paesi europei; sfatiamo anche il mito dei dipendenti pubblici in eccesso, perché i dati, quelli seri, dicono il contrario.
Poco da festeggiare anche a Natale, fra i padroni, lo stato è il peggiore.
S.I. Cobas Sanità e Funzione Pubblica
S.I. Cobas