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[ITALIA] Tre palestinesi arrestati a L’Aquila per “terrorismo”. Ovvero come intorbidire le acque sul “caso Anan Yaeesh”

Riceviamo e pubblichiamo questo contributo dai compagni della redazione Il Pungolo Rosso, già disponibile sul loro sito (vedi qui):

Riceviamo dal Forum Palestina e volentieri pubblichiamo, condividendo l’impegno per la liberazione di Anan Yaeesh, a maggior ragione dopo questa iniziativa della magistratura aquilana quanto mai sospetta, per la sua tempistica e i suoi contenuti.

Redazione Il Pungolo Rosso

Caso Anan Yaeesh

Alla vigilia della Camera di consiglio sull’estradizione

spuntano tre arresti tra i palestinesi

10 marzo – Alla vigilia della Camera di consiglio al Tribunale de L’Aquila sull’estradizione in Israele del rifugiato politico palestinese Anan Yaesh, qualcuno ha pensato bene di intorbidire le acque e avvelenare i pozzi con tre arresti di rifugiati palestinesi residenti a L’Aquila. Uno dei tre è Anan Yaesh, già in carcere a Terni e in attesa di estradizione in Israele.

I tre arresti sono avvenuti su richiesta della procura della Repubblica di L’Aquila, Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, dopo un lavoro di coordinamento con la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo.

A seguito dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip dell’Aquila, gli agenti della Digos del capoluogo abruzzese hanno eseguito gli arresti.

Secondo l’accusa sarebbe stata costituita una struttura operativa chiamata “Gruppo di risposta rapida – Brigate Tulkarem”, filiazione  sembrerebbe delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, che ha tra i suoi obiettivi atti di violenza contro lo Stato di Israele. Le Brigate Al Aqsa, afferenti ad Al Fatah, su richiesta di Israele sono state inserite dall’Unione Europea nella lista nera delle organizzazioni terroristiche.

Per i tre arrestati è stata attivata una procedura di estradizione su sollecitazione delle autorità israeliane, davanti alla Corte d’Appello dell’Aquila. Sempre secondo la tesi dell’accusa, i fermati avrebbero compiuto opera di propaganda e proselitismo, con l’obiettivo di pianificare attentati contro siti civili e militari su territorio estero.

Proprio domani al Tribunale de L’Aquila si discute il ricorso contro l’estradizione presentato dagli avvocati difensori. La sincronia tra l’udienza e gli arresti appare decisamente sospetta.

Domenica davanti al carcere di Terni si era svolta una manifestazione che chiedeva la libertà per Anan Yaeesh e il no alla sua estradizione. Per domani a L’Aquila è stata convocata una manifestazione con le stesse richieste. Manifestazioni contro l’estradizioni di Anan Yaeesh si sono svolte sabato a Sassari, Milano, Brescia, Ancona, Modena. Per oggi sono previste a Bergamo e Genova, mentre domani a Napoli oltre che a L’Aquila. Altre manifestazioni sono in programma nei prossimi giorni a Palermo, Torino, Roma, Venezia.