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[ITALIA] Lo sciopero ferma Brt, bloccata tutta la filiera nazionale. I lavoratori: “Non siamo merce, chiediamo migliori condizioni e rispetto”

LO SCIOPERO FERMA BRT

I LAVORATORI: “NON SIAMO MERCE,

CHIEDIAMO MIGLIORI CONDIZIONI E RISPETTO”

MERCE FERMA SU TUTTA FILIERA NAZIONALE BRT

Da ieri notte, è in corso lo sciopero nazionale dei lavoratori Brt su tutta la filiera aziendale: per il rispetto di contratto nazionale ed accordi migliorativi con la nostra organizzazione sindacale, contro il sistema dei cambi appalto, per la libertà sindacale contro leggi antisciopero e repressione, contro l’economia di guerra per rispondere alle politiche di padroni e governo.

La multinazionale logistica – proprietà ex Bartolini oggi Poste francesi e parte dell’associazione padronale Fedit – conta in Italia 4 hub (grossi magazzini), 190 filiali (ove vengono smistati i pacchi e consegnati ai corrieri per la distribuzione) e oltre 6 mila “fermo-point” nelle città: a svolgere l’attività una forza lavoro di piú di 10.000 lavoratori.


Nonostante intimidazioni e forzature di crumiri, padroncini e digos con questure e prefettura subito scese in campo ad aiutare l’azienda con l’arrivo di camionette di agenti armati in assetto antissommossa dai cancelli dei magazzini più importanti (pur non ancora approvato, fa già scuola il “nuovo” decreto sicurezza Crosetto-Piantedosi con cui il governo Meloni prova su mandato dei padroni un ulteriore attacco contro le lotte proletarie e specialmente i picchetti operai), la protesta dei lavoratori va avanti per ottenere migliori condizioni di vita e lavoro per tutti i lavoratori: come esempio per la classe lavoratrice in questa dura fase di economia di guerra e solita propaganda elettorale.

Una lotta, quindi, non solo sindacale che va ben oltre la vertenza con l’azienda Brt (già condannata per intermediazione di manodopera e evasione fiscale, simbolo del sistema degli appalti) e fuoriesce dall’importante settore logistico in fase di rinnovo contrattuale per cui il nostro sindacato chiede consistenti miglioramenti ma finora rimane ingiustamente escluso da ogni tavolo (per leggere la piattaforma clicca qui).

Autisti drivers e operai facchini uniti nella lotta!

Qui sotto, la comunicazione del sindacato con le rivendicazioni dei lavoratori:

Oggetto: Apertura stato di agitazione e di sciopero di filiera nazionale BRT

Buongiorno,

la scrivente organizzazione sindacale, Sindacato Intercategoriale Cobas, in nome e per conto dei propri iscritti in forza presso tutta la filiera nazionale BRT

VISTE

– le evasive, irricevibili risposte e il sostanziale rifiuto ad un incontro, in merito alla nostra del 27/05/2024, declarate nella vostra del 28/05/2024, che riconducono le problematiche a livello territoriale, sebbene, visti i numerosi scioperi è evidente che insistano a livello nazionale

– la scadenza dell’accordo denominato “Fedit” rispetto all’handling, per il quale sia BRT che Fedit non danno risposta concreta dell’apertura di un tavolo di confronto per il rinnovo dello stesso

PROCLAMA

l’apertura dello stato di agitazione e di sciopero dei lavoratori in forza presso tutta la filiera nazionale BRT, ove presenti i nostri iscritti e inclusi i non iscritti all’organizzazione, visto che le rivendicazioni in essere includono anche i non iscritti alla scrivente O.S. , quindi a beneficio anche dei lavoratori che vorranno valersi delle condizioni di miglior favore, difesa e tutela poste in essere, senza alcun ulteriore dovere di preavviso e con articolazione d’iniziative di mobilitazione sindacale nei tempi e nelle modalità che i lavoratori sceglieranno di comune accordo con la scrivente O.S., non tollerando alcuna ritorsione ai danni dei lavoratori che Vi aderiranno, esercitando il loro diritto di sciopero.

PRECISA

che eventuali comunicazioni dovranno essere presentate al coordinatore nazionale S.I. Cobas Aldo Milani e tramite pec: sicobas@pec.it.

S.I. Cobas Nazionale