Dal 1° giugno dell’anno scorso una sessantina di colleghe/i delle Sedi territoriali (Ster) si trovano coinvolti in una situazione incresciosa.
Distaccati su base “volontaria” all’Ersaf fino al 31 marzo 2012 a seguito dell’accordo del 18 aprile 2011 (firmato dai confederali) per “sperimentare” il trasferimento dalla Regione a quell’ente di attività importanti e delicate riguardanti territorio, calamità naturali e gestione delle acque*, passata quella data si sono visti prorogare il distacco in modo unilaterale dall’amministrazione fino almeno al 30 settembre prossimo. Scriviamo “almeno”, perché la data è condizionata alla data di entrata in vigore di una legge che dovrà perfezionare il percorso di trasferimento di attività e dipendenti.
A oggi, però, della legge, preannunciata da una nota dell’amministrazione alla delegazione sindacale il 29 marzo 2012, non esiste neanche un progetto: in verità qualcuno in questi mesi ha lavorato a un testo, ma gli equilibri politici nella giunta non hanno permesso finora di approvare il PdL.
Così, senza che nessuno dei sindacati firmatari dell’accordo abbia sollevato alcuna obiezione, la “sperimentazione” va avanti.
Le verifiche trimestrali sull’andamento della “sperimentazione”, che dovevano riguardare, oltre alla situazione del personale, “i risultati raggiunti dalla sperimentazione anche in riferimento al numero, alla tempistica delle pratiche svolte e alla semplificazione degli iter burocratici” si sono svolte sempre in ritardo, con minore frequenza di quella prevista, con scarsa convinzione delle due parti.
Nel corso dell’unica verifica alla quale siamo stati ammessi, il 16 luglio, il dirigente Ersaf responsabile della sperimentazione al quale era stato dato il compito di relazionare, non è stato in grado di fornire alcuno di questi dati (che abbiamo richiesto e stiamo ancora spettando…).
Le stesse pagelline dei dipendenti distaccati sono state redatte dal loro vecchio dirigente Ster, nonostante l’accordo prevedesse che fosse affidata all’Ersaf, ma si è pensato che questo li conoscesse troppo poco…
Nel frattempo, colleghe e colleghi coinvolti continuano a lavorare in una situazione confusa, senza sapere quale sarà il loro futuro.
E il saldo dell’incentivo previsto dall’accordo di “sperimentazione” del 18 aprile 2011 e dallo specifico accordo del 16.11.2011 (1.000 euro lordi di indennità per Progetti strategici di miglioramento organizzativo – art. 4 CCDI 2.10.2008), previsto con lo stipendio di giugno, non è stato finora pagato.
L’accordo del 16 novembre prevede che il saldo sarà pagato solo a chi sarà in distacco al termine della sperimentazione. Chiaro il messaggio: oltre al “rischio” di trasferimento a Milano, per chi volesse uscire dalla “sperimentazione” si aggiunge la perdita di 600 euro lordi (a tanto ammonta il saldo).
L’amministrazione ha proposto alla RSU e alle sigle sindacali la firma di un accordo che prevede di “adeguare la tempistica della completa erogazione ( saldo complessivo), legata al termine del periodo di sperimentazione, prevista inizialmente per il 31.03.2012, alla proroga della stessa al 30.09.2012”, cioè di spostare a un futuro incerto il saldo. Finora nessuno ha trovato il coraggio di firmare questa vera e propria provocazione, ma… “mai dire mai”…
Nella RSU c’è ora chi propone di chiedere un nuovo acconto. Verrebbe vissuta come una mancia per “tranquillizzare” lavoratrici e lavoratori coinvolti, senza toccare il nocciolo della questione:
la sperimentazione è fallita!
Anziché aumentare efficienza e operatività, sono aumentate confusione di ruoli e oneri amministrativi.
Si poteva prevederlo fin dall’inizio: non prenderne atto nemmeno ora è stupido e pericoloso, serve solo per chi ha compiuto scelte inopportune e superficiali a non sconfessarle.
Per noi una cosa è chiara.
Solo le lavoratrici e i lavoratori interessati possono cambiare questa situazione, rivendicando la conclusione ufficiale della “sperimentazione” e il termine dei distacchi, con pagamento immediato del saldo dell’incentivo dovuto.
Se sceglieranno di farlo, noi saremo al loro fianco.
Le delegate e i delegati RSU
SI Cobas – USB PI
__________________
*Si tratta di:
a) difesa del suolo;
b) polizia idraulica;
c) grandi derivazioni;
d) dighe;
e) pronti interventi;
f) post-emergenza
g) ordinanze di protezione civile