La delega cui miriamo dovrà essere verificata passo dopo passo, scelta dopo scelta.
Ci batteremo affinché le sedute siano aperte alla partecipazione di tutti i lavoratori, perché solo così la RSU potrà diventare una casa trasparente e partecipata, e non rimanere quel finto simulacro di democrazia che finora ne ha impedito l’autentica funzione.
Le prossime elezioni RSU cadono dopo anni di perpetrato violento attacco al servizio pubblico e alla sanità.
Con una campagna ideologica senza precedenti, messa in campo da tempo dai vari Governi che si sono succeduti, si è inteso indebolire i lavoratori del Pubblico Impiego per separarli da quelli del Privato, preparando così un attacco generale ai diritti di tutti.
Il contratto nazionale è stato bloccato per quasi dieci anni causando un’ingente perdita in potere d’acquisto di migliaia di euro.
Di fatto è stata eliminata la contrattazione collettiva a tutti i livelli (nazionale, integrativa, territoriale…).
Di fatto è diventato residuale il ruolo delle R.S.U. sulle materie che può contrattare in azienda.
Questa debolezza si è sommata agli effetti nefasti di tanti anni di politica concertativa dei sindacati complici CGIL/CILS/UIL che hanno permesso lo smembramento del sistema pensionistico pubblico, la progressiva riduzione di salari e stipendi e la precarizzazione del mercato del lavoro.
Risultato: un enorme spostamento della ricchezza nazionale a favore del profitto e della rendita, a scapito del lavoro.
E’ in questo scenario di attacco alla classe lavoratrice, pubblica e privata, che si sono vergognosamente cancellate (da parte di padroni, governo e sindacati confederali) tante tutele duramente conquistate negli anni passati, in primis quelle previste dallo Statuto dei Lavoratori.
Il ruolo del S.I. Cobas nelle R.S.U
In questo contesto, la nostra azione ha permesso, attraverso anche i pochi spazi che restano ai delegati sindacali, di mantenere viva almeno una coscienza critica rispetto alle scelte delle P.A. e dei loro complici sindacali, tramite un’azione di denuncia costante in mancanza di una lotta vera da parte dei lavoratori pubblici.
Al Policlinico S. Martino in tre anni si sono tenute solo due sedute RSU!
Il silenzio, solo il silenzio è stata la linea di politica sindacale, trasversale a tutti i protagonisti che si ripropongono con una nuova campagna di promesse e illusioni.
Per meglio avallare linee aziendaliste e porle al riparo delle critiche dei delegati non allineati, si è preferito il ricorso alle “commissioni tecniche” per pochi e selezionati invitati. Meglio, per questi, decidere nelle segrete stanze e anestetizzare ogni possibilità di discussione, anche sul rinnovo contrattuale.
Pur agendo nella pochezza di tali possibilità, noi S.I. Cobas siamo riusciti a pronunciarci per il ridimensionamento delle Posizioni Organizzative favorendo, anche attraverso la raccolta di numerose firme di adesione, la liberazione di risorse utili alla progressione di Fascia.
Siamo sempre stati presenti e disponibili verso quei lavoratori che hanno manifestato una volontà di lotta e di organizzazione autogestita.
Prova ne sono le testimonianze di chi, insieme a noi, ha affrontato varie e difficili problematiche ospedaliere promuovendo fronti di opposizione come il Comitato pro part-time e sostenendo Gruppi di lotta in alcuni reparti.
L’attacco micidiale sferrato alle condizioni dei lavoratori in risposta alla crisi sistemica dell’economia, rende più che mai necessario un salto di qualità. Ormai è evidente.
Non c’è nessuno che possa salvarci dall’impoverimento e dalla perdita dei diritti rimasti se non noi stessi, mediante l’azione diretta!
Bisogna smettere di pensare che alla fine riusciremo a cavarcela in modo clientelare, di illuderci che i provvedimenti negativi colpiranno sempre qualcun altro, di delegare ad altri la difesa dei nostri interessi: ben presto ci faranno pagare la nostra passività con ulteriori attacchi alle nostre condizioni!
Serve uno sforzo maggiore, ma questo è possibile solo se molte e molti più lavoratrici e lavoratori si impegneranno in prima persona a difesa dei propri interessi.
Con questo proposito abbiamo deciso di presentarci alle elezioni RSU, chiedendo a tutti di avere un ruolo attivo nel contrastare le politiche che portano al macero le conquiste del passato, partendo dalla lotta per perseguire i seguenti obbiettivi:
• Pieno potere contrattuale aziendale alle R.S.U
• Difesa di salari e stipendi richiedendo forti aumenti in paga base.
• Riduzione d’orario a parità di salario.
• Difesa del diritto di sciopero (svenduto oggi dai firmatari del Testo Unico).
• Abolizione della legge Fornero.
• Drastica riduzione della forbice retributiva fra dirigenti e personale “subordinato”.
• Contro le pagelline e il sistema di valutazione – che divide i dipendenti e graduale inserimento nella retribuzione base del premio incentivante.
• Attuazione di un piano di assunzioni mirato concretamente a ridurre le gravi carenze d’organico.
IL 17-18-19 APRILE 2018 NON DELEGARE LA DIFESA DEI TUOI DIRITTI,
REALIZZA L’AUTORGANIZZAZIONE CON IL S.I. COBAS!
ALZA LA TESTA, VOTA LA LISTA S.I.COBAS!