Cobas

[ITALIA] Per l’unità dei lavoratori e delle lotte, contro ogni attacco padronale al sindacalismo conflittuale

La situazione politica attuale ha raggiunto ormai livelli drammatici e pericolosi.

Il clima di odio si riversa anche sul mondo del lavoro, ma in generale verso coloro che denunciano soprusi e mancanza di diritti.
Gli episodi di queste ultime ore devono fare riflettere.
A Guazzora, piccolo comune dell’alessandrino, dove l’azienda Angeleri è al centro di scioperi e proteste a causa del mancato pagamento degli ultimi stipendi e di ore lavorate  i lavoratori, organizzati dalla CUB, sono stati attaccati dai fascisti di Casapound che, dopo anni di lotte falsamente a fianco di sfruttati e senza tetto, beninteso italiani, usciti allo scoperto a seguito dell’ultimo sciopero, si sono presentati in azienda a sostegno dei padroni.
La vile aggressione ai due lavoratori della DS di Zhang Xiangguo a Montemurlo, organizzati dal Si Cobas, è di una gravità inaudita. Adeel e Abbas sono due dei lavoratori che a Luglio si rivolgevano al sindacato denunciando una situazione di vera e propria schiavitù: turni di 12 ore al giorno, sette giorni su sette, per buste paga da fame.

Una dura lotta, passata da scioperi e denunce pubbliche, che ha portato ad un primo accordo, e quindi al riconoscimento formale dei diritti fondamentali dei lavoratori: retribuzioni in linea con il CCNL Tessile per 40 ore settimanali di lavoro, riconoscimento di riposo settimanale, ferie, malattie e tredicesima.

Se Casapound attacca la CUB, non attacca questa Organizzazione sindacale in quanto tale, attacca i lavoratori organizzati e ciò è una evidente dimostrazione che le organizzazioni fasciste, oggi come ieri, sono sempre a difesa degli interessi padronali.
Se la polizia attacca il SI Cobas a Piacenza o a Prato, non attacca il SI Cobas in quanto tale, attacca i lavoratori organizzati.
Se a Montemurlo i padroni assoldano degli squadristi non attaccano il SI Cobas in quanto tale, ma attaccano i lavoratori organizzati.

Viene attaccato il sindacalismo conflittuale in quanto tale.

Sono episodi gravissimi che sempre più frequentemente accadono, a dimostrazione di un clima pesante e avverso alla classe lavoratrice che si sta diffondendo sempre maggiormente, sostenuto dal governo che con il Decreto Sicurezza in fase di attuazione ha come obbiettivo opporsi alle legittime lotte rivendicative.

Come sempre convinti che l’unità dei lavoratori e delle lotte sia necessaria per fronteggiare l’arroganza e la violenza del sistema padronale, diamo pronta disponibilità a percorsi unitari e resistenti di mobilitazione, intervento sindacale e di difesa dei lavoratori.
La segreteria nazionale,

Unione Sindacale Italiana